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Una sosta inutile e dannosa

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Credoche sia arrivato il momento di chiederci (o, meglio, di chiedere a coloro che regolano l'attività calcistica nel nostro paese) se la sosta del campionato sia davvero necessaria. Se lo è sarebbe anche opportuno che avesse sempre la stessa durata. La prima edizione del campionato a girone unico si è svolta nel 1929-30. Nei 14 campionati portati a termine prima dell'interruzione per la guerra, sei volte il torneo è stato sospeso per una settimana, una volta addirittura per due (il 1° gennaio 1933 l'Italia ha incontrato la Germania in una gara amichevole), in sette occasioni il campionato non è stato interrotto. Qualche piccolo aggiustamento ha evitato di salvare quasi sempre il Natale ed il Capodanno ma ci sono state alcune eccezioni. Ad esempio si è giocato il giorno di Natale il 15 dicembre 1955 ed ancora il 25 dicembre 1960 mentre in alcune occasioni si è giocato il 31 dicembre, in altre anche il 1° gennaio. Ad esempio nel 1960 si è giocato sia a Natale che a Capodanno. Con poche eccezioni il campionato non ha subito interruzioni importanti fino alla stagione 1973-74. Infatti da quella successiva la sosta è diventata di almeno due settimane ma in otto edizioni è stata allungata fino a 21 giorni. La sosta è stata considerata come un successo dall'Associazione Calciatori ma la mia impressione è che sia stata accettata (o subita?) senza considerare gli inconvenienti che ha determinato. Quest'anno la sosta è stata ridotta da 21 a 17 giorni ma sta ugualmente determinando una crisi di astinenza negli appassionati ed in genere in tutti coloro che, per una ragione o per l'altra, seguono il nostro campionato. Noi vogliamo salvare le vacane estive (è stato faticoso ottenere l'inizio del campionato il 21 agosto) ma anche quelle invernali. In tutto questo abbiamo voluto un campionato a 20 squadre e siamo stati costretti ad introdurre i turni infrasettimanali. Poiché ci sono sei giorni di intervallo tra Natale e Capodanno diventa complicato salvare entrambe le ricorrenze e contemporaneamente rispettare la scadenza settimanale del torneo. Il campionato inglese riempie con soddisfazione il calendario televisivo ma contemporaneamente dimostra come il campionato ed i calciatori possano convivere anche senza andare in letargo o alle Maldive. Infine, se proprio un turno di sosta è indispensabile, si cerchi di armonizzare il calendario e fare coincidere la sosta con la conclusione del girone di andata Buon anno.

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