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Roma, Natale da urlo

L'esultanza Burdisso. Foto Gmt

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Buon Natale Roma. Si chiude nel migliore dei modi il 2009 dei giallorossi che battono il Parma in casa nello «scontro diretto» per il quarto posto. Ovvio, tutto ancora da decidere con ventuno partite da giocare, ma passare le feste con un piede nell'Europa che conta, fa davvero un bell'effetto. Lo fa soprattutto visto come era iniziata questa stagione e come si era conclusa quella precedente. L'addio di Spalletti non è mai stato così lontano e a Ranieri va dato atto di esser riuscito a rimettere in piedi una squadra, un gruppo, che sembrava aver smarrito la retta via. Non lo ha fatto attraverso il bel gioco (o almeno non ancora), ma al momento conta davvero poco perché questa Roma si è finalmente inserita di nuovo nel gruppo di testa del campionato. Quarto posto in condominio proprio con il Parma e Juve (ossia terzo posto) solo due lunghezze più su: e per dirla tutta, il secondo posto a tre punti (anche se il Milan deve ancora giocare la gara rinviata contro la Fiorentina). È l'incredibile fine anno di questo campionato assurdo, evidentemente livellato verso il basso, nel quale tutto può succedere. In questo marasma, tra gare sospese e panchine traballanti, Ranieri ha comunque infilato una serie positiva impressionante riuscendo soprattutto a tappare la falla in difesa. Contro il Parma è stata la quarta gara consecutiva nella quale la Roma è riuscita a non incassare gol. Nelle ultime dieci partite con il tecnico testaccino al timone la Roma ha vinto otto volte e pareggiato due senza subire sconfitte: e, piccola soddisfazione personale per Ranieri, da quando guida la Roma ha fatto più punti della sua ex squadra: la Juve, che paradossalmente diventa il suo nuovo obiettivo. Intanto però si gode questa squadra che per la prima volta inizia ad assomigliargli un po': come dirà felice a fine gara. Contro il Parma una bella Roma che ha faticato a prendere il ritmo nella prima frazione di gioco, ma è si è poi imposta senza grossi problemi grazie a un Pizarro in grande spolvero. Ranieri ha cambiato modulo in corsa, riportando la Roma al «vecchio» rombo con un insolito De Rossi esterno sinistro e il piccolo cileno vertice basso. Ma il colpo che ha sbloccato la Roma porta la firma di Burdisso, al suo secondo sigillo stagionale e primo all'Olimpico, rapido a chiudere in rete una ribattuta della difesa emiliana. Il resto è solo Roma: Brighi chiude i conti su assist di Vucinic, Julio Sergio esce senza aver fatto una parata vera (il vero merito è quello di uscire vivo dal frigorifero del Coni) e un buon finale di Baptista tornato finalmente quello di un tempo. Entra per Okaka (già dentro per un Totti dolorante: tutto ok i controlli a Villa Stuart) a sette dalla fine e viene accolto dai fischi che poi però riuscirà a trasformare in applausi. Nota finale per il ritorno di Panucci all'Olimpico accolto con un eroe dalla Sud: «Chi vive con orgoglio e onore sarà sempre nel nostro cuore»... non male. E Buon Natale pure a lui!

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