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Moggi: "Calciopoli mai esistita sbagliano solo gli arbitri"

Luciano Moggi

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«Calciopoli non è mai esistita», sono solo «gli arbitri che sbagliano», «fino ad un certo momento i presidenti parlavano di buona fede, poi De Laurentiis, Zamparini, il presidente del Bologna, Mourinho, si sono stufati». Così l'ex direttore generale della Juventus oggi ai microfoni di Radio Kiss Kiss replica al presidente del Napoli De Laurentiis, che ieri si era lamentato degli arbitraggi, dopo i torti subiti da Trefoloni contro il Parma, dicendo: «Di una seconda Calciopoli non ne abbiamo bisogno». «Non credo comunque - afferma Moggi - ai condizionamenti per i processi di Calciopoli a Napoli. Trefoloni è distratto per natura». «Cos'è Calciopoli? Calciopoli sono gli sbagli degli arbitri, niente più » spiega l'ex dg bianconero, assolto la settimana scorsa a Torino assieme a Giraudo e Bettega nel processo per i conti della vecchia gestione della Juventus. Per Moggi gli errori arbitrali ci sono sempre stati, ma «ora sbagliano in quantità industriale», e Trefoloni, «che è un arbitro scarso, è ovviamente portato a sbagliare». E la sudditanza psicologica «esiste da quando esiste il calcio. Il resto sono sbagli che ora sono più evidenti, e Collina mi dà l'impressione di un medico che studia mentre il paziente muore. Rocchi è una cosa incredibile perchè se ho visto bene Rocchi è un arbitro che è stato messo in questo contesto perchè ha arbitrato una partita amichevole di precampionato, Livorno-Juventus. E chi ha fatto l'imputazione a Rocchi non ha tenuto conto che la partita amichevole, non essendo organizzata dalla Lega ma dalle due squadre, non metteva in palio tre punti, quindi non dovrebbe riguardare la Lega». Quanto, infine, alla Calciopoli vera quella per Moggi «non esiste, esiste solo nella mente di chi ha voluto portare avanti questa cosa ed è dimostrabile dalla sentenza di Torino, che ha palesato un'alleanza per vedere la disfatta della Juventus. L'assoluzione nel processo di Torino la dice lunga, perchè il fatto non sussiste. Calciopoli è nata perchè la società non ci ha difeso, a Roma e a Torino». A prendere le difese del n.1 del Napoli è invece, sempre ai microfoni di Radio Kiss Kiss, l'ex presidente del Perugia, Luciano Gaucci: «Se non si reclamano i torti subiti, questi si ripeteranno sempre, dunque meglio alzare la voce. Quando gli arbitraggi erano penalizzanti per il mio Perugia, mi arrabbiavo molto, poi tutto si calmava. De Laurentiis - sottolinea Gaucci - fa bene a protestare, il Napoli merita rispetto. Anzi, direi che Aurelio sia stato anche troppo educato. Fossi stato io, mi sarei arrabbiato molto di più. Non è la prima volta che il Napoli viene penalizzato dagli arbitri. Si sta tornando al passato, vedo partite non molto regolari, tante squadre subiscono torti assurdi: mi sembra che certi giochetti stiano nuovamente tornando. Forse le grandi hanno paura del ritorno del Napoli. Mourinho? Non saremmo andati d'accordo, non mi piace il suo carattere. Gli allenatori devono rispettare i ruoli, non possono fare i presidenti. Del resto, se anche Moratti, che è un santo, non va d'accordo con lui».

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