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Finalmente Alonso

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Cheil 2009 fosse un anno disgraziato per la Ferrari lo si era capito da molto tempo. L'ulteriore conferma si è avuta ieri, quando il presidente Luca di Montezemolo, al volante di una Ferrari California rosso fiammante con a bordo Fernando Alonso e Felipe Massa, nel tentativo di avvicinarsi il più possibile alle tribune gremite del circuito «Ricardo Tormo» di Valencia ha finito con l'«insabbiarsi». Per continuare la passerella i tre sono dovuti salire su una meno suggestiva vettura di colore blu e stavolta - a ognuno il suo mestiere - il patron di Maranello si è accomodato sul retro. Un inconveniente in fondo neanche tanto sgradito - meglio esaurirla tutta quest'anno la sfortuna - e che non ha comunque rovinato il «Ferrari Day» di Valencia. Special guest star è stato ovviamente Fernando Alonso, l'uomo per il quale Maranello aveva deciso per la prima volta di organizzare la «festa di fine anno» fuori dall'Italia e che però, fino all'ultimo, era stato in dubbio per gli impegni contrattuali con la Renault. Alla fine con la scuderia francese si è giunti a un «gentlemen agreement»: lo spagnolo ha potuto presenziare all'evento ma senza indossare le divise Ferrari. Poco male: Fernando, uno che sa vendersi assai meglio del predecessore Raikkonen, ha indossato una maglione «borghese» ma con ampi stralci rossi. L'effetto della sua presenza si è fatto subito notare: oltre trentamila biglietti venduti per la kermesse del Cavallino con lo spagnolo abile a dire poche e calibrate parole: «Oggi sto sperimentando il mondo Ferrari per la prima volta - ha spiegato - e ne sono rimasto impressionato. Il 2010 può essere un anno importante per noi, e spero che la gente si senta orgogliosa del nostro lavoro e della nostra professionalità. Voglio puntare subito al titolo». Per lui è una speranza, per il presidente Montezemolo un obbligo, visto un 2009 indimenticabile, ma in negativo. Il patron ha avuto già modo di lanciare più volte un ultimatum, neanche troppo amichevole, al responsabile della gestione sportiva Stefano Domenicali. Ieri è stata l'ulteriore occasione per ribadirlo: «Voglio vincere il titolo mondiale l'anno prossimo», ha spiegato prima di elogiare la nuova squadra allestita per il 2010 e riservare un ultimo saluto a Raikkonen: «Oggi non è qui ma vorrei ringraziarlo per averci portato il titolo nel 2007». È stata poi anche l'occasione per Felipe Massa per tornare a bordo della F60 dopo l'incidente di luglio in Ungheria: «È stato più bello di una vittoria - ha raccontato il brasiliano - e spero che l'anno prossimo con Fernando costituiremo una coppia subito vincente. Di certo parleremo di più di quanto accadeva con Kimi». È quello che in Ferrari si augurano tutti: più dialogo tra i piloti ma soprattutto tra i piloti e la squadra, perché quello che è mancato negli ultimi tre anni è stato soprattutto il confronto costante per il miglioramento della monoposto. Alonso passa per essere un fuoriclasse del volante ma anche e soprattutto un uomo squadra. Molte delle attese riposte in lui passano per questo punto. La Ferrari del 2010, pur se già ben avviata nella progettazione, dovrà avere necessariamente le sue direttive per diventare imbattibile.

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