Cerca
Logo
Cerca
Edicola digitale
+

Lunga vita al doriano e ai vecchietti

default_image

  • a
  • a
  • a

Ciproera andato avanti di due gol, Lippi aveva già mandato in campo Camoranesi e Di Natale, dentro anche De Rossi, la qualità ha finalmente fatto la differenza, anche se il sorpasso è arrivato sul filo di lana. Però non cambiano le sensazioni: l'ultima del calendario si è risolta in un trionfo per il grande assente, Antonio Cassano, invocato dal pubblico di Parma, fino a indurre Lippi ad andarsene sdegnato. Peggio quando è tornato per parlare: insulti per tutti i reprobi che non avevano incoraggiato gli eroi della qualificazione, adesso sarè vietato anche auspicare un posto per un talento da tutti, meno uno, esaltato, e soprattutto dal campionato. Non c'era molto da salvare, in realtà, oltre a Cassano si potevano rimpiangere i vecchietti rimasti in panchina, i sostituti non hanno aperto orizzonti sul futuro, in fondo il migliore in campo è stato, ben oltre i gol segnati, quel Gilardino che della Nazionale è da tempo un punto di riferimento importante. Tante bocciature per i giovani, a partire da Rossi, ma soprattutto per le seconde linee teoricamente già collaudate, da Gamberini a D'Agostino, neanche gli esterni di difesa hanno raccolto ovazioni, Gattuso ancora tentenna, Pepe smarrito in una posizione inusuale e sgradita. Ce ne vorrà, di lavoro, prima di poter affrontare secondo rango l'avventura sudafricana. Ma ci vorranno anche idee e, soprattutto ripensamenti estranei ai capricci caratteriali. Undici nuovi in campo per Lippi rispetto allo schieramento di avvio a Dublino. Tutto giusto: ci volevano, nelle premesse giovanotti motivati da una prospettiva mondiale per dare un senso all'impegno di Parma, così non è stato, presto si è visto quale peso avesse avuto quel gol di Gilardino a Dublino, non sarebbe stato piacevole l'obbligo di vincere contro Cipro, una squadra che ci aveva fatto a strisce all'andata, prima dell'amorevole soccorso della buona sorte. L'Europa ha completato il quadro delle sue prime nove finaliste, in attesa che gli spareggi assegnino gli altri quattro posti a disposizione del vecchio continente. Già scontata la promozione della Svizzera, la Slovacchia il suo passaporto se lo è guadagnato vincendo in Polonia. Risolti i dubbi per gli spareggi, in corsa da ieri sera restano Slovenia, Grecia e Ucraina.

Dai blog