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Piccoli fenomeni crescono

Azzurrini inarrestabili, 3-1 con la Spagna

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La rivincita delle «terze scelte». Senza gli assenti Balotelli e Santon e gli infortunati Raggio Garibaldi, Gentili ed Eusepi, la giovane Italia di Francesco Rocca ribalta pronostici e cattiverie, batte 3-1 la favorita Spagna e approda ai quarti di finale del Mondiale Under 20 egiziano. «Una vittoria di testa e di cuore», secondo il nostro ct. Un traguardo impensabile e irraggiungibile, secondo la maggior parte degli osservatori, forse preoccupati da assenze e infortuni a catena, o forse ingannati dalle recenti dichiarazioni di Rocca, mostratosi quasi sorpreso di aver passato il girone. Certo il sergente di ferro conosce i limiti dei suoi ragazzi, ma anche le qualità di un gruppo che appena tre mesi fa giocò un'ottima gara contro la Spagna nella finale dei Giochi del Mediterraneo, arrendendosi solo al 94' per una sfortunata autorete di Calderoni. È vero che finora l'Italia non aveva impressionato, conquistando la qualificazione grazie ai tre punti strappati al modesto Trinitad & Tobago. Ma è altrettando vero che la storia di un Mondiale (Germania 2006 docet) può cambiare da un momento all'altro. E così è stato. Ieri la squadra di Rocca ha mostrato un piglio diverso rispetto alle gare precedenti. La Spagna forse è rimasta sorpresa dalla buona organizzazione italiana, difficile spiegare altrimenti la folle entrata del difensore iberico Botia su Mazzarani: rosso diretto e partita segnata già al 28'. L'Italia ha continuato a giocare con attenzione senza perdere gli equilibri fino al vantaggio di Mustacchio al 10' della ripresa. Sei minuti più tardi il raddoppio di Mazzarani sembrava aver chiuso i giochi, ma l'inesperienza dei ragazzi di Rocca ha riaperto il match. Prima Albertazzi ha trattenuto ingenuamente Herrera: rigore e cucchiaio vincente di Aaron. Poi Bruscagin ha steso in area lo stesso Aaron: altro rigore e beffa all'orizzonte. Ma nell'Italia degli assenti un fuoriclasse c'è, si chiama Fiorillo e gioca tra i pali: tiro parato e firma sui quarti. Il contropiede di Mustacchio ha chiuso la gara e autorizzato i sogni. Prossima tappa venerdì, ci aspetta la vincente di Ungheria-Repubblica Ceca: le semifinali non sono più un'utopia.

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