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Giovane Italia in cerca di Gloria

Francesco Rocca allena i ragazzi della Under 20

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È il momento dell'Italia dei giovani. Oggi alle 16 la nazionale di calcio Under 20 fa il suo esordio al Mondiale di categoria iniziato ieri in Egitto. Una vetrina importante per le future stelle del pallone: dal 1977, anno della prima edizione, il torneo ha lanciato giocatori come Maradona, Romario, Bebeto, Figo, Xavi, Messi e, nel 2007, la coppia gol Aguero-Zarate. Visti i precedenti, la presenza degli azzurri al Mondiale è una gradita sorpresa: la nostra nazionale è soltanto alla quinta partecipazione in 17 edizioni e non è mai andata oltre i quarti di finale (raggiunti nel 1987 e nel 2005). Sarà la volta buona per conquistare il primo successo? Difficile, considerate le numerose assenze. Tra i 21 convocati del ct Francesco Rocca ci sono il portiere Vincenzo Fiorillo, da tempo considerato il nuovo Buffon, il promettente difensore milanista Michelangelo Albertazzi e tanti altri ottimi elementi. Mancano però i nostri giovani migliori: gli interisti Balotelli e Santon su tutti, ma anche Paloschi, Okaka e Poli protagonisti dell'ultimo Europeo Under 19 (quando l'Italia raggiunse la finale e conquistò il pass per l'Egitto). E poi ancora Macheda, Bolzoni, Ranocchia, D'Alessandro. Perché tante assenze? Pur di non veder partire i propri talenti alcuni club hanno chiesto l'esonero alla Federazione, altri hanno preferito spedire i calciatori al raduno con tanto di certificato medico. E così, tra una lombosciatalgia e una distorsione alla caviglia, Rocca è partito per Il Cairo senza molte, forse troppe stelle. Un peccato, anche perché quest'anno manca l'Argentina bicampione in carica e vincitrice di ben sei edizioni. La Seleccion è stata estromessa dal Paraguay, nostro avversario nell'esordio di oggi: bisognerà fare particolare attenzione all'attaccante Federico Santader, stellina del Guaranì già seguita dal Milan.   L'Italia punta ad entrare tra le prime quattro, obiettivo per nulla semplice. Con la vecchia formula dei mondiali di calcio (abbandonata dopo Usa 1994), passano il turno le prime due squadre dei sei gironi più le quattro migliori terze. Nel gruppo A degli azzurri, oltre al Paraguay, ci sono Trinitad e Tobago e soprattutto il temibile Egitto padrone di casa (che ieri sera ha sconfitto la formazione centroamericana 4-1). Tra le favorite c'è ovviamente il Brasile, quattro volte campione: orfani di Pato, i verdeoro si affiderano a Ciro, promettente attaccante del Recife. Occhio anche alla Spagna, che non potrà contare sull'infortunato Bojan Krkic ma schiererà il centrocampista Fran Mérida, cresciuto alla Masìa di Can Planes nella cantera del Barcellona e poi emigrato all'Arsenal, proprio come Fabregas. Tra gli altri giocatori da seguire, il portiere Brian Perk degli Stati Uniti (che nel 2007 lanciarono il gigante Jozy Altidore, protagonista nell'ultima Confederations Cup), l'attaccante ghanese Ransford Osei e il centrocampista nigeriano Rabiu Ibrahim.

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