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Gentile scalda i motori «È la Roma che volevo»

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FabrizioFabbri L'inizio della stagione italiana del basket si avvicina, si partirà nel weekend 10-11 ottobre e Nando Gentile, tecnico della Lottomatica, può tracciare un primo bilancio. Fino ad ora tre amichevoli e tre vittorie. Le piace la nuova Virtus? «Non abbiamo avuto grandi problemi fisici e, a parte Vitali, ci siamo sempre allenati tutti insieme. Le prime sfide confermano che siamo una squadra solida. Abbiamo fatto un'ottima preparazione e finora non posso che essere soddisfatto. Ma siamo solo all'inizio». È sempre convinto che puntare forte sugli italiani sia la scelta giusta? «Sarebbe riduttivo parlare solo degli italiani. Io sono soddisfattissimo del gruppo. Basta guardare i tabellini delle amichevoli. Chi ha giocato è andato sempre a referto e non abbiamo mai avuto un unico protagonista». Quindi dobbiamo aspettarci una Virtus senza un vero leader? «Nel mio modo di vedere il basket il gruppo è la base da cui partire. Ma direi che Jaaber e Hutson, che erano già qui l'anno scorso e che hanno maggiore esperienza internazionale, possono ricoprire quel ruolo». In questo ottimo inizio di stagione c'è però un De La Fuente mai messo in campo. È difficile tenere in panchina un giocatore come lo spagnolo? «È una situazione difficile ma è una scelta che abbiamo fatto all'inizio dell'anno. In base al budget a nostra disposizione Rodrigo non rientra nei piani della squadra, ma finché non trova una nuova sistemazione fa parte della squadra». Terminata la convalescenza per l'operazione di tonsille entrerà nel gruppo Vitali. Come pensa di inserirlo? «Non c'è fretta, tornerà quando sarà al cento per cento e avrà il ruolo che ha sempre avuto in passato nei club ed in Nazionale. Lui è un playmaker anomalo, con caratteristiche diverse dagli altri registi perché è molto alto e ha un'ottima lettura del gioco. Giocherà prevalentemente come play ma in situazioni particolari lo potrò schierare anche come guardia». Il presidente Toti ha detto di aspettarsi molto da Gigli e Datome. Concorda? «Da loro ci attendiamo tutti un ulteriore salto di qualità, Già lo scorso anno sono stati protagonisti ed ora dovranno migliorare ancora per confermarsi». Quali sono gli obiettivi stagionali della Lottomatica? «Non ci poniamo limiti, vogliamo arrivare il più in alto possibile. La società ha investito, anche se in maniera diversa rispetto allo scorso anno, e abbiamo comunque obiettivi importanti, soprattutto a lunga scadenza. In Europa sarà molto dura. Sappiamo tutti che siamo in un girone molto difficile e che tanti giocatori sono alla loro prima esperienza europea». Se la sente di dire che questa è la Virtus di Gentile? «Questa è la Virtus di tutti, quella che noi volevamo e avevamo in mente, fatta di giocatori con grande voglia. Questo è quello che ho chiesto sin dall'inizio. Compatibilmente con l'aspetto economico, per me la prima cosa era avere giocatori molto motivati e con fame di mettersi in mostra e fare bene». Che messaggio manda ai tifosi, bruciati dall'epilogo dello scorso campionato? «La gente è legata ai risultati. Roma ha sempre avuto negli ultimi anni una grande squadra e se oggi esiste ancora una squadra di basket di alto livello qui è solo grazie all'entusiasmo del presidente Toti. Bisogna capire che ci possono essere momenti positivi alternati a negativi. Questo è lo sport. Cercheremo di conquistarli con un basket divertente».OREDROB:#FABFAB@%@

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