Cerca
Logo
Cerca
Edicola digitale
+

Ballardini ottimista «Non siamo in crisi»

default_image

  • a
  • a
  • a

Ledifficoltà fortificano: Davide Ballardini guarda il bicchiere mezzo pieno, cercando di superare il primo momento di crisi della sua Lazio. Per la trasferta di Catania teoricamente avrebbe gli uomini contati: praticamente da Pandev e Ledesma passando per Standardo, Firmani e Manfredini sarebbero tutti a disposizione, compresi Bonetto, Artipoli e Berni. «Le due sconfitte bruciano - ammette il tecnico - il gioco espresso dalla squadra non ha prodotto il risultato sperato: non meritavamo di uscire dal campo battuti, nè con la Juve, tantomeno con il Salisburgo. Come abbiamo accettato i successi di inizio stagione, allo stesso modo va accolto il verdetto del campo anche in questo caso». La Lazio è attesa da una sfida ostica, anche a livello ambientale. «Conosco il clima che si respira a Catania - afferma l'allenatore laziale - il fattore campo per questo club è fondamentale, conquistano l'80% dei punti in casa, negli anni scorsi hanno costruito la loro salvezza al Cibali. Sono consapevole che ci saranno tanti ostacoli, non solo dal punto di vista tecnico. Il derby perso per 0-4? Il Palermo giocò una partita straordinaria, loro tirarono in porta cinque volte segnando quattro gol, noi tirammo ventinove volte: ancora ce l'ho con Bizzarri. Quel giorno parò tutto, ogni volta che lo vedo a Formello ancora lo insulto...». La Lazio è chiamata a rialzare la testa dopo due sconfitte, Ballardini resta ottimista. «Io faccio fatica a vedere questo momento come un momento di difficoltà: le basi, gli uomini, i risultati sono molto soddisfacenti. Guai se non ci fossero le difficoltà, gli ostacoli, i problemi: sono i momenti difficili che ci fanno crescere e ci rendono più forti. Spero di vedere la solita Lazio, che metta in campo attenzione, determinazione, voglia. Cribari? Prenderò una decisione indipendentemente dall'episodio di giovedì sera, non posso rimproverargli nulla. Meghni? Ha qualità indiscusse: mi auguro, più prima che poi, che saltino fuori. Se le sue qualità restano astratte, è inutile. Perpetuini? E' un giocatore di grande quantità e buona qualità: il suo impiego non è da escludere».

Dai blog