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Spalletti: "Deluso dalla Sensi"

Luciano Spalletti (Foto Gmt)

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«Io su quella nave ci ho navigato spesso». Non nasconde il suo malumore Luciano Spalletti dopo le esternazioni della presidente Sensi («Non mi aspettavo che Spalletti decidesse di abbandonare la nave”, ha dichiarato il numero uno della Roma appena due giorni fa). «Ci sono rimasto male dopo quello che abbiamo vissuto - ammette l'ex tecnico giallorosso in occasione della rassegna "Yes, we can play football" – anche perché per me sarebbe stato più semplice dimettermi a giugno. Avrei avuto modo di trovare un'altra squadra e di allenare in Italia. Per il rapporto che ho costruito con questa città, invece, avevo voglia di iniziare una nuova stagione con la Roma. Per farlo bene c'era bisogno di un intervento importante da parte della società, in grado di garantire il rilancio della squadra. Ci sono state delle cose che secondo me avevano bisogno di un comportamento che ridesse un po' di slancioAlla fine ho deciso di comportarmi così». Per il momento Spalletti non allenerà altre squadre: «Sento parlare di un'offerta dello Zenit, ma non ne so niente. Magari fosse vero, perché la mia professione è quella di allenatore. Invece farò il commentatore in televisione». Spalletti prova, infine, a spegnare le polemiche: «La Roma è una grande realtà e in questo momento ha bisogno di tranquillità». Ranieri, intanto, prosegue i lavori a Trigoria. Ieri la squadra ha svolto solamente una sessione di allenamento. La nota più confortante l'ha riservata il portiere Lobont, che è tornato ad allenarsi e dovrebbe essere pronto per la Fiorentina. Continuano a lavorare a parte, invece, Doni, Cicinho e Brighi. L'avvicendamento tecnico non convince Arrigo Sacchi: «Credo che ai tifosi romanisti - dichiara a Radio Radio – non piaccia il pragmatismo di Ranieri. Il calcio deve essere estetica, bellezza, gioia, emozioni e vittorie. Per la Roma non è facile vincere titoli e ai tifosi bisognerebbe garantire almeno lo spettacolo. Ranieri ha grandissima esperienza ed è un ottimo allenatore. Non deve accontentarsi, ma deve aspirare al massimo, far giocare benissimo la Roma e tentare di vincere, seppur con le sue idee. Intendo dire una squadra che abbia la sua personalità, il proprio orgoglio».

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