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«Voglio una squadra bella e dura»

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FabrizioFabbri Un coro urlato, come accade da dodici lunghissimi anni, per ricordare un amico, un campione che non c'è più. Si è aperto nel ricordo di Davide Ancilotto, scomparso tragicamente il 24 agosto del 1997, il raduno della nuova Virtus Roma. Lo striscione e l'applauso di oltre un centinaio di tifosi ha accompagnato le parole pronunciate, non senza un filo di emozione, da Nando Gentile. «Con Davide ci siamo incrociati a Caserta e poi in nazionale. Era un'atleta e un ragazzo eccezionale». Il coach giallorosso ha parlato poi della Virtus che verrà. «Sono soddisfatto della squadra che è stata costruita. Abbiamo deciso di puntare su giocatori in grado di darci più centimetri e fisicità, senza tralasciare il talento». Sono arrivati così in giallorosso gli americani Minard e Winsotn, il francese Toure e l'azzurro Crosariol. «Voglio una squadra in grado di difendere duro su ogni lato del campo. Manca il nome ad effetto ma cercheremo di fare un basket bello da vedere e vincente». Non è arrivato Poeta: «Abbiamo puntato forte, in accordo con il Presidente Toti, su una solida base italiana. Poeta è stato uno dei migliori dello scorso campionato. Ma in regia siamo coperti bene da Jaaber e Giachetti. E potrà darci una mano Winston». Il coach illustra poi gli obiettivi: «In Eurolega abbiamo pescato un girone durissimo ma non ci tiriamo indietro. In campionato Siena è ancora avanti a tutti ma dietro, tra chi insegue, ci siamo anche noi». Poi via alla presentazione dei nuovi: «Roma - ha detto Toure - è una nuova tappa di un processo personale di crescita». Minard ha invece parlato dell'Eurolega: «Non l'ho mai giocata ed è una manifestazione che mi affascina». Quindi Winston: «Posso dare punti, rimbalzi e difesa». De La Fuente invece spazza via le voci di una possibile partenza, «Ho ancora un anno di contratto e voglio rimanere alla Virtus». Questo non chiude le porte ad un approdo di Vitali che nelle ultime ore sembra essersi molto avvicinato alla società del Presidente Toti.

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