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Donna o uomo? Giallo sul sesso di un'atleta

Caster Semenya, atleta del Sud Africa

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Via libera alla 18enne sudafricana Caster Semenya, che stasera potrà correre la finale degli 800 metri donne dei Mondiali di atletica, gara di cui è l'assoluta favorita per l'oro ed a cui prende parte anche l'azzurra Elisa Cusma. A chiarire che la Semenya sarà in gara sono stati prima il portavoce della Iaaf Nick Davies e poi una fonte della Federazione sudafricana. Donna o no? - Tutto era nato dalla voci sempre più insistenti sulla dubbia femminilità di questa atleta di colore, sbucata fuori dal nulla e capace di migliorarsi di ben otto secondi nel giro di un anno. La Federazione sudafricana aveva anche minacciato di querela due giornali norvegesi che, nei giorni scorsi, avevano espresso forti perplessità sulla femminilità della ottocentista, sottolineando la muscolatura e il tono di voce "baritonale" della ragazza. Risultati tra un mese - "Tutte queste chiacchiere sono andate via aumentando - ha detto oggi Davies - e abbiamo chiesto alla sua Federazione di sottoporla al test della femminilità, ovviamente sotto la nostra supervisione. La Semenya si è già sottoposta a dei controlli, e anche ad uno screening dei genitali". "Però - ha aggiunto il portavoce della Iaaf - si tratta di una procedura molto complessa, e non possiamo avere subito i risultati. Allo stato attuale delle cose, non c'è nessuna prova che Semenya non sia donna, quindi ha il diritto di correre questa finale. In questo momento nessuna regola può impedirle di gareggiare, e sarebbe sbagliato prendere la decisione di non farla scendere in pista". A seguire la sudafricana in questa complicata procedura - ha precisato la Iaaf - sono anche un ginecologo, una sessuologa ed uno psicologo. Secondo la fonte della Federazione di atletica sudafricana (Asa), i risultati del test sulla femminilità della Semenya saranno resi noti tra circa un mese.   "Niente da nascondere" - "Capiamo che la gente possa farsi delle domande perchè sembra un uomo, la curiosità è umana", ammette il suo allenatore, Semè, che ha anche raccontato di come una volta, mentre si trovavano in una stazione di servizio a Città del Capo, l'atleta venne fermata da un impiegato del posto quando si stava dirigendo verso la toilette riservata alle donne. "Forse vuoi che ti mostri il mio sesso?" fu allora la replica della Semanya. "Posso darvi il telefono delle sue compagne di stanza a Berlino - ha aggiunto Semè - L'hanno vista sotto la doccia e non ha niente da nascondere".  

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