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I «canadesi» giochino con più umiltà

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Nonè bastata la presenza di Belinelli e Bargnani per passare sulla Francia. Non hanno sortito effetto neppure le parole con cui il presidente del Coni Petrucci ha provato nel pomeriggio a caricare la squadra. La realtà è che con il cuore oggi l'Italia si può sentire anche superiore ai galletti ma sul legno serve qualcosa in più. Peccato perché dopo un avvio difficile, quando la squadra ha fatto capire ai due d'oltre oceano che si attacca e si difende in cinque, le cose cono andate meglio. Ecco, è qui la differenza. I due tanto attesi, che alla fine la loro parte, chi meglio e chi peggio, l'hanno fatta, devono capire che trasvolare dall'altra parte del mondo verso il vecchio continente per difendere i colori azzurri non li proietta in una situazione dogmatica per cui la palla deve sempre e comunque arrivare a loro. Lo dimostra la prova di Gigli, sicuramente il migliore, che con gli altri della classe operaia ha dato nel momento più difficile fiato alle speranze. L'Europeo è ora una chimera.

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