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Cruz alla Lazio, dipende da Pandev

Julio Ricardo Cruz

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Il calendario del prossimo campionato non è ancora uscito ma per la Lazio c'è già una sfida da vincere. E se non è sul campo è certamente sul mercato. Si parla da qualche giorno di Julio Cruz a Roma ma ieri, finalmente, l'attaccante dell'Inter, in cerca di una nuova destinazione, è uscito allo scoperto. Nei suoi pensieri ci sono due club, entrambi italiani, entrambi lanciati verso una campionato non di primissima fascia ma senz'altro dignitoso. Lazio e Napoli sono le sue favorite: «Non voglio sbilanciarmi sul mio futuro, presto comunicherò le mie decisioni ma al momento posso dire che Napoli e Lazio sono appaiate nelle mie preferenze». L'assalto a Cruz partirà ufficialmente soltanto dopo cessione di Pandev, altrimenti non se ne farà nulla. Per il macedone si stringono i tempi, l'ultimatum di Lotito è stato molto chiaro: oltre il 7 di agosto niente trasferimenti. Ciò non toglie che il club biancoceleste continui a tenere gli occhi ben aperti sul mercato. Nonostante la situazione di Ledesma sembri destinata a non subire alcun tipo di sviluppo, il patron si sta impegnando a scovare il suo erede e, ironia della sorte, sembra proprio che fosse arrivato ad un passo dall'omonimo di Cristian, Pablo Ledesma. Il numero uno della Lazio però avrebbe fatto dietrofront per via delle non perfette condizioni fisiche dell'ex Boca, reduce da un infortunio al ginocchio. Un altro importante obiettivo per la difesa è Lugano. Nelle ultime ore alcune indiscrezioni parlavano di un attacco del Palermo al difensore. La smentita di Zamparini fa tirare un sospiro di sollievo. L'alternativa a Lugano è il giovane svedese Rasmus Bengtsson: costa poco e ha un futuro importante davanti. Intanto dalle parti di Auronzo di Cadore il mercato è l'ultimo dei problemi. C'è una Supercoppa da preparare e i metodi di Ballardini entusiasmano un po' tutti. Muslera ha completamente superato i problemi di ambientamento e punta ad arrivare in alto: «Nella mia crescita è stato molto importante l'aiuto di Grigioni, preparatore dei portieri, che ha sempre creduto in me». Apprezza il lavoro del suo nuovo allenatore perché dà molta importanza al dialogo con i giocatori. Le differenze con Rossi riguardano soprattutto il modulo: «Ballardini conosce bene il calcio e noi vogliamo adattarci in fretta al suo gioco». Il portiere uruguayano dovrà vincere la concorrenza di Bizzarri ma non ha paura, è sicuro di sé ed ha grandi obiettivi: «L'anno scorso abbiamo avuto troppi alti e bassi, per questa nuova stagione vogliamo l'Europa».

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