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Il primato senza Nadal

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Unariguarda l'assenza di Rafael Nadal, vale a dire il giocatore che aveva vinto l'ultima edizione di quel torneo e che quest'anno aveva anche vinto in Australia la prima prova del Grande Slam. Il riferimento a Nadal non è inproprio e va ricordato a coloro che celebrano non soltanto la quindicesima vittoria di Federer in un grande torneo ma anche lo proclamano direttamente come il miglior giocatore di ogni epoca. Con tutta l'ammirazione e la simpatia che comunque Federer merita (non solo per i suoi risultati ma anche per il suo comportamento dentro e fuori dal campo), mi chiedo come si possa assegnare a Federer un primato «all time» quando non siamo nemmeno sicuri che sia il migliore in questo momento. Ricordo che nelle ultime quattro prove dello Slam al quale hanno partecipato entrambi i primi due giocatori del mondo, tre le ha vinta Nadal che l'anno scorso ha umiliato Federer nella finale del Roland Garros e lo ha poi battuto nelle finale di Wimbledon confermando lo stesso risultato nel gennaio scorso in Australia. Lascio da parte tutte le altre considerazioni che impediscono di fare una classifica dei migliori giocatori di ogni epoca per l'evidente mancanza di omogeneità, nella programmazione, nel calendario, nelle superfici, nell'organizzazione generale del gioco e nelle racchette. Detto questo attendiamo con curiosità e con ansia i prossimi tornei, in particolare l'Open del Canada dove Nadal dovrebbe fare il suo rientro ma soprattutto l'Open degli Stati Uniti. L'unica prova dello Slam che Nadal non ha mai vinto.

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