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Confederations Cup, Lippi: "Sarà un'Italia migliore"

Marcello Lippi e gli azzurri

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Questa volta per Marcello Lippi non è questione di giovani o vecchi, ma di un'Italia migliore. Il commissario tecnico azzurro ha smaltito l'adrenalina del pre e post partita con gli Stati Uniti. E per il secondo appuntamento della Confederations Cup, con l'Egitto, il copione scelto è quello della pretattica sulla formazione. Persino sull'eroe della serata americana, quel Giuseppe Rossi ora in lizza per una maglia dal primo minuto, insieme con l'altro giovane del gruppo Santon. «Cambierò l'Italia, ma indicazioni zero: se pensate di aver capito tutto, vedrete domani quanto avete indovinato... Di certo sappiamo giocar meglio di lunedì, e lo faremo».  Dopo aver passato un pomeriggio a Lion Park a carezzare giraffe («se pubblicate la mia foto mi fate un favore, è pubblicità al Twiga, il locale di Forte dei Marmi: in zwaili vuol dire giraffa») e cuccioli di leone, non può essere l'altisonante nome degli avversari di domani - i Faraoni - a incutere timore, benchè l'avversario non sia per nulla addomesticato. Lo dimostra la brillante prestazione dei campioni d'Africa conto il Brasile. Ma in cima ai pensieri del commissario tecnico c'è altro: l'Italia deve cambiare passo. «C'è la grinta giusta. Voglio che giochiate di più al calcio, fate girare la palla», è stato il suo incitamento agli azzurri. Dopo gli Stati Uniti, Lippi aveva perso la calma alle domande sul confronto tra i vecchietti e i giovani; nemmeno il tempo di riposare e analizzare gli errori contro Donovan e Co., ed è subito pronta un'altra Italia. Il ct precisa che non ci sono bocciatura dei singoli, era già tutto previsto. Però serve un'altra nazionale. «Sono partito dall'Italia con una scaletta di cambi in testa - spiega - si gioca ogni tre giorni, a ritmo Champions, e dalla terza partita si sentirà la fatica. Perciò provo a distribuire equamente lo sforzo, ovviamente senza cambiare otto-nove giocatori». L'altro criterio di turn-over si chiama Egitto, e non Brasile. «Non metto a riposo giocatori domani pensando di risparmiarli per Dunga - la precisazione di Lippi - E se poi domani perdiamo? Quella partita rischia di essere inutile». Si comincia con rimediare agli errori difensivi. Stasera rientra il capitano, Fabio Cannavaro, «ancora fondamentale, con i sui 35 anni, fuori e dentro il campo: se volete giudicare la difesa, fatelo quando gioca quella titolare». L'ultimo dovrebbe essere proprio domani, con Santon in predicato di dare a Zambrotta un turno di riposo. «Il ragazzo è assolutamente pronto ad esser buttato nella mischia», la promozione di Lippi. Quanto agli altri cambi, e soprattutto all'eroe della serata contro gli States, il paisà Rossi, Lippi sorride ma non dice: «Se lo metto in campo dal primo minuto? Vedrete». L'esperimento della seduta al Southdowns College (niente allenamento all'Ellis Park su richiesta Fifa) è stato quello dell'italo-americano dietro Toni, con Quagliarella seconda punta. Oltre ai muscoli e all'esperienza dei vecchietti, tecnica e velocità dei nuovi e dei giovani. Chissà se è questa la formula giusta per un'Italia migliore.

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