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Puyol: sarà il confronto tra i migliori

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«Siamogli stessi che parteciparono alla conferenza stampa di tre anni fa? Beh, se alla fine dovessimo vincere, potrete scrivere che siamo scaramantici». Per battere i campioni d'Europa e del mondo ogni mezzo è lecito, Carlos Puyol e Vìctor Valdés lo sanno bene. E sanno anche che, con la difesa titolare rimasta in Spagna, arginare le folate di Rooney e Cristiano Ronaldo sarà ancora più difficile. «Abbiamo delle riserve completamente all'altezza della situazione - spiega Valdés, portiere del Barcellona - e io mi sento tranquillo». Puyol, storicocapitano dei Blaugrana, è sulla stessa lunghezza d'onda: «Chiunque sarà chiamato in campo sarà pronto a fare la sua parte. Non dimentichiamo che questa per un giocatore di un club è la partita più importante di un'intera carriera. Ci sentiamo fortissimi, come sono fortissimi anche loro. Ma vogliamo vincerla a tutti i costi». Il Manchester, lì davanti, fa paura. «Li rispettiamo, è ovvio - dice Puyol - ma la loro forza non è solo in attacco. Sono bravissimi in ogni settore, sono temibili su ogni versante. E poi, non è detto che a decidere una partita del genere sia per forza un attaccante. Tre anni fa, nella finale che vincemmo contro l'Arsenal, segnò Belletti, un difensore». In quella finale non c'era Lionel Messi, che quella coppa ha sempre faticato a sentirla «sua». «Vogliamo vincere anche per dare una gioia a chi saltò quella partita», conferma Valdés. Vincere aiuta a vincere, e quest'anno il Barça non si è fatto mancare niente, con scudetto e Coppa del Re già depositati in bacheca. Ma c'è un'altra vittoria che potrebbe essere decisiva nella mentalità dei Blaugrana. «L'Europeo vinto con la nazionale ci ha dato ulteriore consapevolezza, ma qui al Barcellona lavoriamo in un modo completamente diverso». Car. Sol.

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