Cerca
Logo
Cerca
Edicola digitale
+

Nessuna gioia per l'Italia a Parigi

default_image

  • a
  • a
  • a

{{IMG_SX}}Per il terzo anno consecutivo il Roland Garros ha aperto le sue porte la domenica. Senza mettere in campo i nomi migliori gli organizzatori hanno programmato 32 incontri facendo attenzione di sceglierne 16 per ciascun tabellone dal momento che la parità dei premi, dei campi principali e delle attenzioni, è diventata la maggiore priorità dei grandi tornei. Come sempre, almeno da molti anni a questa parte, i nostri giocatori per ottenere un palcoscenico importante hanno bisogno di incontrare avversari di prestigio. Ecco perché nell'incontro di apertura sul campo centrale, quello dedicato a Philippe Chatrier la nostra Sara Errani ha affrontato la serba Ana Ivanovic che dopo la vittoria ottenuta l'anno scorso in questo torneo ha perso molte posizioni in classifica ed è ora numero 8. Senza voler togliere nulla ai meriti ed alla buona volontà della nostra ragazza credo sia difficile includere la Ivanovic tra le favorite di questo torneo. La Errani ha servito per il primo set sul 5 a 4 ha annullato due set point sul 5 a 6 ma una volta perduto il tie-break per 7 a 3 è inevitabilmente uscita dalla partita. Fuori dal torneo anche Roberta Vinci che ha perso 6-4 6-2 con la bielorussa e numero 9 del mondo Victoria Azarenka. Tra i giocatori scelti dagli organizzatori per richiamare un po' di pubblico ce n'erano anche due che avevano all'attivo due successi ciascuno nei tornei dello Slam. Marat Safin aveva un compito abbastanza semplice contro un russo di Parigi, Alexander Sidorenko, che aveva ottenuto una wild card. Safin ha chiuso la pratica con un periodico 6-4. Più complicato per Lleyton Hewitt l'incontro con il gigante croato Ivo Karlovic, al quale non sono bastati 55 aces (record assoluto) per riuscire a vincere. Del resto non gliene erano bastati 51 per battere il nostro Bracciali nel 2005 a Wimbledon. Hewitt è solo l'ombra del giocatore che aveva vinto Wimbledon e l'Open degli Stati Uniti ma è sempre uno al quale non piace perdere così ieri ha recuperato uno svantaggio di due set ed ha finito per vincere al quinto. Credo che questo Hewitt sia ancora uno che può dare qualche fastidio a Nadal, suo probabile avversario nel terzo turno. Oggi abbiamo in campo sei italiani. Fognini, l'ultimo a qualificarsi, affronta il russo Andreev, Starace deve vedersela con Zverev, russo di Germania, ma il compito più difficile spetta a Bolelli, che incontra l'imprevedibile ceko Tomas Berdych. Nel singolare femminile ci attendiamo buone notizie da Flavia Pennetta, che incontra l'americana Glatch e forse anche da Tathiana Garbim, che ha la giapponese Morita. Quasi proibitivo, invece, il compito di Corinna Dentoni contro l'ungherese Szavay, recente vincitrice della Pennetta.

Dai blog