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Esonerato Ranieri, Juventus a Ferrara

Claudio Ranieri

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I tempi però cambiano anche alla Juve e allora va bene così: l'ultima volta che la società bianconera aveva esonerato un tecnico risaliva all'autunno 1969, quando Carniglia venne sostituito da Ercole Rabitti. Ferrara, bontà sua, guiderà la Juve fino al 31 maggio: «Mi sono messo a disposizione. Finito il campionato, la società potrà decidere in tutta serenità il da farsi: se non vorrà continuare con me, tornerò a occuparmi del settore giovanile e farò da vice di Lippi in nazionale». Aziendalista in tutto e per tutto, amico del ds Alessio Secco, juventino che da calciatore ha vinto tutto, ha provato anche a scherzare: «Qualcuno mi ha definito un traghettatore, ma i traghetti arrivano alla meta molto lentamente. Spero invece di essere più una nave veloce, considerato il poco tempo a disposizione: chiederò ai ragazzi di fare sette punti, ma anche sei andranno benissimo». Con due partite ancora da giocare – Siena in trasferta, Lazio in casa – non c'è molto altro da fare. «Cercherò di stimolare tutti i giocatori affinché tirino fuori quelle potenzialità che ultimamente sono rimaste nascoste. Non mi importa se mi chiameranno Ciro o mister: voglio però che tutti mi diano la loro disponibilità per raggiungere l'obiettivo comune». Quanto a Ranieri, la goccia che ha fatto traboccare il vaso è stato il 2-2 casalingo di domenica contro l'Atalanta, sesto pareggio nelle ultime otto partite cui vanno aggiunte anche due sconfitte. «Non ho nulla da rimproverarmi», il pensiero del tecnico romano. Il quale, ancora domenica sera, si era detto «certo di rimanere alla Juve anche l'anno prossimo». Come non detto: era tutta colpa sua.

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