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Se l'amore si scontra con la logica

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Nonsi tratta purtroppo, dell'appassionato coro della Curva, nel tempo destinato a tanti gloriosi titolari di quella fascia simbolo di carisma, coro dedicato stabilmente, negli ultimi anni, a Francesco Totti, meritevole di ogni possibile celebrazione. Sabato sera, nella madre di tutte le sfide che talvolta ha fatto ombra perfino al derby, in campo ci sarà soltanto uno dei grandi leader delle formazioni protagoniste di nobili duelli: e sarà Alex Del Piero, che non finisce di stupire per continuità e per fedeltà alla maglia, onorata anche nella parentesi buia della retrocessione. Farà da spettatore, il capitano storico della pattuglia giallorossa: con il dolore si fa già fatica a convivere in condizioni di vita normali, l'impegno agonistico ad alto livello si trascina conseguenze pesanti. Sono crudeli, i numeri, per il romanista più rappresentativo, in due stagioni ventisette partite saltate su un totale di sessantasei, venti gol segnati non sono pochi, ma fanno rimpiangere quella che sarebbe stata la produzione di un Totti nel pieno dell'efficienza fisica. Due volontà a scontrarsi, in questa lunga parentesi fatta di occasionali apparizioni e di forzate defezioni. Quella del capitano, che vorrebbe essere in campo anche con le stampelle, abbiamo perfino visto un tutore al ginocchio infortunato, decisamente un'anomalia. E quella di Spalletti, che con questa smania ha sempre dovuto fare i conti, anche quando riteneva che il giocatore dovesse basare i tempi di recupero sul riposo e sulle cure assidue. Pare adesso che la piccola frattura si sia ricomposta, sperabile che Francesco abbia compreso come l'atteggiamento del tecnico fosse volto solamente a salvarne l'integrità e a difenderne il prestigio, offuscato da prestazioni inevitabilmente non ai massimi livelli. Non riesco a comprendere le teorie secondo le quali la forma migliore si recupera giocando, discorso che può valere per un atleta a corto di fiato e di tono muscolare, non per chi ogni giorno deve combattere con gli strascichi di traumi gravi. Francesco può ancora dare molto a questa maglia, a patto che si convinca a evitare il mezzo servizio, causa oltre a tutto di ricadute pesanti. Del resto, la Roma si è costruita una fama, non invidiabile, per i tempi miracolosi dei recuperi: che mai, però, hanno sortito effetti positivi a lunga scadenza. Controllare il bollettino medico quotidiano per rendersene conto.

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