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Necessario il sorteggio arbitrale

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Si può discutere all'infinito sulla volontarietà o meno della correzione che con il braccio l'attaccante brasiliano ha impresso alla palla ma non si può sostenere che non ci sia almeno complementarità tra volontà e riflesso condizionato. L'azione era stata abbastanza chiara e non c'era nemmeno bisogno di quel centinaio di replay che la tv ci ha fornito per capire che il gol avrebbe dovuto essere annullato. È possibile che l'arbitro Rosetti, designato attraverso una rigida applicazione del Manuale Cencelli (l'arbitro ritenuto migliore per la partita ritenuta più importante), si sia attenuto alla lettera del regolamento che stabilisce che per essere sanzionato un fallo di mano debba essere volontario. La casistica del nostro campionato (o del calcio in generale) vi potrà proporre centinaia di casi in cui la volontarietà è stata tenuta in debito conto, altre centinaia in cui non è stata presa in considerazione. Personalmente avrei bocciato la direzione di Rosetti più per i due rigori (qualcuno ha detto un rigore e mezzo) negati al Milan. Il gol andava annullato anche perché la deviazione con il braccio era stata decisiva ma non è stato il peccato più grave. Il problema di fondo è che non c'era bisogno del replay per capire com'erano andate le cose, di qui l'inutilità dell'eventuale uso della moviola anche perché, ancor oggi, dopo che quelle immagini sono state proposte in continuazione c'è chi insiste nel dire che il gol era valido o che, secondo il parere illuminato di Massimo Moratti, l'Inter avrebbe vinto lo stesso anche se il gol fosse stato annullato. Il punto che invece mi premeva chiarire è che non c'era bisogno di designare Rosetti per ottenere una prestazione arbitrale che su tutti i giornali italiani ha ottenuto una valutazione tra il 4 ed il 4 e mezzo. La considerazione finale è sempre la stessa e mi scuso con il lettore per essere noioso e ripetitivo: sorteggio integrale.

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