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Balotelli stende il Bologna

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Mourinho«La squadra mi somiglia. Ora sotto col Manchester»

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I rossoblù avevano pareggiato benissimo con Britos, e in tre occasioni è stato un super Julio Cesar a salvare la rete di Mourinho. Sarebbe stato più giusto il pareggio, insomma. E invece sono venuti per l'Inter tre di quei 25 punti che, ha detto Mourinho, ancora le servono per lo scudetto. Ricostruire la cronaca del successo interista è parlare di una prova in cui, nonostante le rassicurazioni di Mourinho la testa era a Manchester: non solo quella dei giocatori. Il tecnico ha infarcito la formazione di mediani e solo nella ripresa ha provato a osare, schierando Stankovic. Nel secondo tempo al 12' il primo dei due episodi. Maicon dalla bandierina, sul cross Adriano colpisce di testa, la palla prende una traiettoria bassa e tocca il suo stesso braccio sinistro, per arrivare in questo modo a Cambiasso, perduto da Lanna. L'argentino controlla di petto e si gira per la sua prima rete in campionato. Il Bologna a quel punto non perde la testa, anzi si affida alla voglia di Marazzina. E cambia gara. Si butta finalmente in avanti, l'Inter subisce. E al 31' c'è il prologo del pareggio: cross di Mingazzini, Stankovic tenta un calcione ma svirgola e indirizza la palla al proprio incrocio dei pali. Julio Cesar vola e devia in angolo. Anche questo è il primo, per i rossoblù. È il 32', sul corner di Volpi, Marazzina colpisce di testa per la rete. Un metro più avanti c'è Julio Cesar, che ha un riflesso da gatto e para. Ma il pareggio è maturo, come si dice in gergo. Sul nuovo corner, questa volta dalla destra, Volpi azzecca al 34' la traiettoria giusta, Britos il colpo di testa perfetto per mettere la palla a fil di palo. Mourinho manda in campo Balotelli. Scocca il 37' e il giocatore va sulla trequarti a battere una punizione. Cerca la testa dei suoi arieti, ma nessuno riesce a toccare e il pallone si infila in rete. Colpo di grazia? Macchè: 45', Marazzina di testa serve Di Vaio che indovina il tiro del pareggio. Ma no, c'è ancora Julio Cesar. Il portiere vola e devia in angolo, salvando l'1-2. Vittoria sofferta, proprio come piace a Mourinho. «Questa Inter - ha detto - ha la mia faccia, non ha paura di perdere, non ha paura di rischiare e non si accontenta». Una nota per Julio Cesar: «per lui è stata vacanza per 75 minuti, poi è stato decisivo» e una per gli avversari: «Il Bologna ci ha messo in difficoltà, perchè anche questa squadra ha la faccia del suo allenatore: aggressiva e con tanta voglia di vincere. Adesso però pensiamo al Manchester: in questi due giorni voglio trasmettere ai miei ragazzi la gioia che ho io di giocare». Mihajlovic, dal canto suo, è rammaricato: «Dopo il pareggio pensavo di vincere - ha confessato il tecnico serbo - poi è arrivata la doccia fredda. Sapevamo che contro l'Inter non potevamo sbagliare una virgola ed abbiamo perso per due errori di concentrazione, soprattutto sul secondo gol».

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