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Ora Beckham vuole il Milan

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Tanto che nell'album degli undici titolari la figurina dell'inglese la mette sempre. Una, due, tre partite è arrivato anche il gol. E adesso la situazione cambia, e comincia a farsi seria. Beckham resta? «Nel calcio tutto è possibile - secondo Ancelotti -. Il Milan non farà alcun tipo di pressione, la scelta è sua e deve arrivare in tutta serenità. Lui conosce il nostro desiderio: se andrà sarà senz'altro un dispiacere per l'apporto che sta dando in qualità ed equilibrio». Sembra un film. Dal titolo troppo ovvio: «sognando Beckham». Il protagonista si è calato perfettamente nella parte, e adesso ci pensa sul serio. Come i Los Angeles Galaxy, perché da ottobre David può andar via gratis. E in California, patria dello show ma anche del business, preferirebbero rientrare di qualche milione a marzo, se possibile. Chi invece vorrebbe rientrare e subito, ma nello star system hollywoodiano, è Victoria, che hai tacchetti preferisce le payette. Fabio Capello però, che domani sera sarà a San Siro per vedere Milan-Genoa, può attraversare la Manica per vederlo, non certo l'oceano. E lui, David, sogna il record di presenze di Bobby Moore con l'Inghilterra, e i mondiali 2010. Per arrivarci deve restare al Milan, lo sa. E per riuscirci, gli suggerisce il legale della società rossonera, Leandro Cantamessa, «dovrà prima parlare con i Galaxy e dirgli che qui si è trovato bene: solo allora dovremmo cominciare una nuova negoziazione non più basata sul prestito».

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