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Fabrizio Fabbri Mai sconfitta ha ...

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Alla fine ha avuto comunque ragione Gentile, presentatosi di fronte al maestro Tanjevic senza Gigli febbricitante, che però deve ringraziare il minuto splendente di Becirovic che con la Lottomatica ricacciata a - 9 (87-78) da un implacabile Mrsic, ha preso in mano le redini dell'incontro spegnendo le velleità turche. Missione compiuta anche se è arrivato il settimo supplementare stagionale, quinto di Gentile da capo allenatore e terzo consecutivo. La Virtus ha giocato una partita a due facce. In evidente difficoltà nei primi 20'come già successo con Avellino è stata tenuta a galla da Jaaber e da un encomiabile Tonolli per poi sbloccarsi in apertura di terzo periodo. Brezec e soprattutto Hutson dopo aver tanto sofferto la fisicità dei lunghi di casa si sono messi a recitare da protagonisti e con loro Jaaber, un deciso e costruttivo Giachetti e soprattutto lo sfolgorante Becirovic (24 per lui). Più d'una volta la Virtus è sembrata poter fare scorrere i titoli di coda ma è bastato un rilassamento nel finale per rimettere in piedi la partita. Il Fenerbahce non s'è fatto pregare e ha poi quasi potuto completare il sorpasso. Fino al Becirovic-show che ha risistemato le cose e regalato un piazzamento che mette la Virtus alle spalle del solo Tau. Qualche preoccupazione per domenica quando a Cantù si presenterà una squadra che potrebbe pagare la terza prosecuzione consecutiva in sette giorni. Intanto ieri la Virtus ha ufficializzato il divorzio da Allan Ray, furoi squadra dal giorno delle dimissioni di Repesa. Mossa obbligata in vista del passaggio della guardia del Bronx a Ferrara per sostituire Apodaca

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