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Lampo Filippi, oro e record del mondo

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Ma la prima finale del pomeriggio, gli 800 sl donne, presenta sui blocchetti di partenza un'Alessia Filippi troppo determinata per passare inosservata. La distanza favorisce le caratteristiche della francese Balmy e della romena Potec ma Alessia ha un talento fuori dal comune. La Balmy parte forte, la Potec e la Friis provano a tenerla mentre la romana non si fa impressionare e non si discosta dalla strategia di gara: attaccare ai 400. E così è. Più passano le vasche, più la francese si appesantisce, più Alessia diventa leggera e veloce. Ai 600 la Filippi completa la rimonta e si lascia dietro sia la Balmy che la striscia rossa del record del mondo. Gli ultimi 200 metri sono una dimostrazione di forza e leggiadria, di estetica applicata al nuoto: 8'04"53 significa medaglia d'oro, record del mondo, ovazione. C'è giusto il tempo di conquistarsi una finale con Di Tora (50 do) e di fallirne un'altra con la Di Pietro (50 fa), ed ecco un altro azzurro che può giocarsi una medaglia. Luca Marin è uno dei favoriti sui 400 misti ma per una volta che non c'è il fenomeno Cesh, ci si mettono gli occhialetti tra lui e le medaglie. Un problema al momento del tuffo lo condiziona per tutta la gara e alla fine chiude sesto. Poco meglio fa Giorgetti nella finale dei 100 rana, quinto. Oggi la finale dei 100 sl vedrà tra i suoi protagonisti Magnini, che nella semifinale di ieri ha realizzato il record italiano (46"37) e il secondo tempo di finale dietro al record del mondo di Leveaux (45"12). Ci sarà anche Calvi. Dopo il buon quarto posto di una tenace Elena Gemo nella finale dei 100 dorso (Jovanovic, Zubkova, Manaudou, il podio), è il turno della staffetta 4x50 sl donne. Letrari, Di Pietro, Gemo e Pellegrini non possono nulla contro Olanda, Germania e Svezia. Chiudono quarte. Oggi i 100 di Magnini, i 400 sl con la Filippi e la Pellegrini, i 100 misti della Segat e tanto altro.

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