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Bayern senza Toni, assalto viola

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Ma non è il caso di guastare una serata magica. Mexes esce a braccetto con Drogba: marcarlo è stato un gioco da ragazzi. Panucci fila via verso il pullman. «Fate parlare gli altri, io l'ho già fatto troppo». Giusto. Tocca all'uomo che ha steso il Chelsea raccontare le sue emozioni. Mirko Vucinic è uno che non si scompone mai, neanche quando segna due gol ai vice-campioni d'Europa. «Sono contento per la vittoria - dice il montenegrino - non conta chi segna. Il giorno più bello da quando sono a Roma? Quando ho firmato il contratto, non questo. Purtroppo non riesco sempre a giocare così: è il mio grande limite». È al quinto centro stagionale, terzo in Champions, tutti pesantissimi. Nel secondo tempo si è trasformato insieme a tutta la squadra. «In questa partita abbiamo capito che siamo una grande squadra. Non ci siamo scordati come si gioca a calcio da un giorno all'altro. Adesso lo dobbiamo dimostrare in campionato: sabato a Bologna bisogna vincerere». Insistendo sul nuovo modulo. «Quando abbiamo avuto la riunione alle 18 - racconta l'attaccante - il mister ci ha detto di giocare in questo modo. È la prima volta che gioco così insieme a Totti. Anche con il 4-3-3 avremmo vinto questa partita perché siamo scesi carichi in campo». Adesso pensare al primo posto nel girone non è utopia. Vucinic ci crede? «Certo, altrimenti non starei qui». Dopo averlo difeso in conferenza, De Rossi elogia Spalletti. «Il mister - dice il centrocampista - ha dimostrato di saper cambiare quando ce n'è bisogno. Non ho nessun problema con lui, gli devo moltissimo. Tra noi ci sono state le stesse discussioni della scorsa stagione». Poi elogia la Roma: «In passato abbiamo meritato i fischi, stasera tutti, anche chi non ha giocato, merita grandi applausi». La risposta che tutti invocavano da settimane è finalmente arrivata «Non si poteva continuare a fare prestazioni deludenti. Ci siamo riusciti nella partita più delicata. Probabilmente la novità tattica ha influito, ma io premo sul tasto dell'impegno e della mentalità: tutte qualità che abbiamo ritrovato». Ora sono vietati i voli pindarici. «La finale si gioca a Roma - ricorda De Rossi - ma non ci danno il biglietto omaggio per partecipare. Ci sono 6-7 squadre più attrezzate di noi per arrivare in fondo». È la serata delle belle notizie. L'infortunio di Aquilani è meno grave del previsto. Ieri il centrocampista si è sottoposto a una risonanza magnetica a Villa Stuart: non ci sono più segni della lesione alla coscia rimediata a Londra. Oggi riprenderà ad allenarsi con un nuovo obiettivo: il derby. Cassetti potrebbe tornare disponibile già sabato a Bologna.

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