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L'elogio di Rossi «Abbiamo vinto grazie alla testa»

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«Il Catania ha cercato di impedirci di giocare e l'ha fatto bene - commenta il tecnico laziale a fine stagione - la mia squadra mi è piaciuta, è stata intelligente ha cercato di vincere la partita creando almeno quattro nitide occasioni contro una difesa forte e organizzata, tra le migliori del campionato». Rossi commenta con soddisfazione la vittoria di misura della Lazio nel match contro i siciliani di Walter Zenga. «È andata bene, abbiamo rischiato giocando con tre attaccanti e un trequartista. Ma non è detto che mettere in campo molti attaccanti sia sinonimo di pericolosità. È un modulo che si potrebbe riproporre, gli attaccanti sono validissimi ma l'importante è il contorno e l'equilibrio che riesce a mantenere la squadra in mezzo al campo. Devo ringraziare Foggia per il grande gol che ha segnato. Quest'anno ho molte opzioni a differenza dell'anno passato quando non avevo scelta. Questo gruppo è affiatato quanto una squadra che lavora insieme da dieci anni, noi ci alleniamo insieme soltanto da qualche mese». L'allenatore applaude i suoi ragazzi e riserva parole d'elogio all'argentino Zarate. «È un calciatore che ha grandi qualità, è migliorato molto ma può ancora migliorare. Fa giocate di istinto, talvolta sembra «morto», poi riesce sempre a tirar fuori nuove energie. Non vorrei fargli perdere l'istinto, ma dovrebbe capire che oltre alle giocate individuali ci sono anche altre opzioni da prendere in considerazione. Cerca sempre di saltare in dribbling tutti gli avversari: il giorno che ci riesce, va in porta e mi fa gol, metto la sua foto sul comodino e tutte le sere gli dò un bacio prima di andare a dormire...».

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