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L'Inter ha perso la testa

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Non è la sfida dei «cattivi» Gilardino, Adriano e Cruz: il primo paga con la squalifica il gol di mano siglato a Palermo, i due interisti sono vittime della mini-epurazione avviata da Mourinho dopo lo 0-0 col Genoa. A sorpresa, inoltre, mancano all'appello gli acciaccati Vargas e Mutu, mentre erano annunciate le assenze di Dainelli, Cambiasso, Muntari e Viera. Rimodellata con sapienza da Prandelli, che concede l'esordio stagionale a Pasqual e si affida al tridente Santana-Pazzini-Osvaldo, la Fiorentina non mostra il minimo timore reverenziale dinanzi ai campioni d'Italia. Pur impiegando alcuni minuti a metabolizzare il rientro di Maxwell e il conseguente avanzamento di Chivu, tuttavia, al primo affondo l'Inter potrebbe passare con Mancini, che imbeccato da Ibrahimovic scarica un gran diagonale, cogliendo una clamorosa traversa. La Fiorentina risponde al 7' con Pazzini, che di testa scalda le mani a Julio Cesar di testa su cross di Santana. Stessa soluzione al 12', con Osvaldo che manda a lato, e poi al 14', quando Kuzmanovic pennella da destra un pallone teso per Pazzini, che trattenuto da Cordoba non ci arriva. Costretta sulla difensiva, l'Inter tiene botta e appena ha uno spiraglio graffia con Obinna, che al 25' ci prova di testa, e poi con Ibra, che un minuto dopo si avventa sul cucchiaio di Mancini e conclude in diagonale, mettendo un brivido a Frey. Nonostante le sortite interiste, il pallino del gioco resta tra i piedi della banda Prandelli. Al 28' Osvaldo svetta su cross di Kuzmanovic spedendo alto, al 39' ancora Kuzmanovic per Osvaldo che di destro non inquadra la porta. Episodio chiave al 43', quando una sassata mancina di Pasqual su punizione costringe Julio Cesar alla deviazione d'istinto e poi Burdisso trattiene Pazzini in area senza che Rosetti ravveda gli estremi per il rigore. Nella ripresa il baricentro dell'Inter si alza e la Fiorentina deve serrare i ranghi. Al 13' opportunità per Mancini, che su uscita non perfetta di Frey si coordina col destro, ma spara alto. Mourinho tuttavia non è contento e poco dopo ridisegna l'Inter, richiamando Obinna e Mancini per Viera e Crespo, che al 19' su assist di Stankovic impegna Frey. Sull'altro versante Osvaldo è una costante minaccia per Maicon e Cordoba, che faticano a contenerlo. A sfiorare il gol-vittoria sono però Gamberini di testa al 33', Pazzini che su traversone di Pasqual incorna senza fortuna, e infine Jovetic al 43' con una staffilata di destro. Il fortino nerazzurro, ad ogni modo, regge. Chissà chi finirà stavolta dietro la lavagna di Mourinho.

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