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Dario Nicolini MILANO Lo ...

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L'indizio più che evidente si era visto domenica dopo il pareggio interno contro il Genoa, quando lo Special one si è scagliato verablmente contro quel tranquillone di Julio Cruz, reo di non aver eseguito alla lettera i suoi precisi dettami tattici. Punizione, attesa: non convocato per la gara di stesera a Firenze. La prova è arrivata ieri, quando per un ritardo nel presentarsi all'allenamento il signor Adriano se n'è dovuto tornare a casa, dove resterà anche oggi per guardarsi l'incontro in televisione. Se sia per il ritardo, o per essere venuto a conoscenza della baldoria fatta dal brasiliano in discoteca con l'amico Ronaldinho la notte di domenica non è dato sapersi, anche perché il portoghese s'è barricato dietro al «no comment». «Io non smetterò mai di mettere la faccia per un mio calciatore che non gioca bene e non mi sentirete mai criticarlo - chiarisce lo stesso Mourinho -. Ma un giocatore che non lavora per la squadra è un'altra cosa. Perché dovrei difenderlo?». Chiarissimo. Perdonati invece Obinna e Balotelli. E allora a Firenze, contro i viola privi di Gilardino, al quale è stata confermata la squalifica di due giornate dal giudice sportivo, il 4-3-3 rivedrà davanti Ibra con il duo Quaresma-Mancini. Maxwell è recuperato per la fscia sinistra, mentre i dubbi rimangono per il centrocampo. Muntari non ce la fa e Stankovic è ancora dolorante per la botta rimediata col Genoa. La buona notizia però è il ritorno tra i disponibili di Vieira. Senza Cambiasso, e con Zanetti che come al solito fa il tappabuchi, le opzioni sono due: o ce la fanno Vieira e Stankovic, oppure uno dei due lascerà il posto a Dacourt.

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