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L'amarezza di Felipe «Difficile da mandare giù»

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Stavolta però il pilota non c'entra nulla, perché Felipe è ripartito con la luce verde. A incepparsi è stato il meccanismo «innovativo» che usa la Ferrari al posto del classico «lollipop». Felipe Massa è una maschera di amarezza dopo un 13° posto che sa tanto di beffa. «È difficile accettare una cosa del genere - dice - avere un problema del genere al rifornimento è incredibile. Ma la luce era verde, io sono partito e mi è rimasto attaccato il tubo della benzina. È un problema che può capitare a ognuno, è umano sbagliare - riferendosi al meccanico addetto al bocchettone - io non lo giudicherò mai o avrò rabbia per quello che è successo. Sono andato a parlare con lui, gli ho dato ancora più motivazioni. L'ho abbracciato perché siamo tutti sulla stessa strada e lavoriamo insieme. Peccato, avevamo due macchine che volavano, era tutto perfetto per fare una doppietta ma in questo mondo le cose cambiano in fretta. Meglio che sia capitato adesso che all'ultima gara di campionato. Sette punti di distacco sono tanti, però ce ne sono ancora 30 a disposizione e dobbiamo dare tutto. La Ferrari è forte, ma dobbiamo finire le gare, altrimenti non serve avere grandi prestazioni». La botta è forte, fortissima da assorbire, ma sbagliato sarebbe demoralizzarsi. Adesso bisogna ripartire e non sbagliare più. Lo sa bene Stefano Domenicali, responsabile corse del Cavallino: «È una gara andata male, molto male. Ma la safety car è uscita in un momento sbagliato, in cui tutto per noi stava girando per il verso giusto. Poi Felipe ha avuto il problema al pit e Kimi è andato a muro. Adesso siamo indietro in tutte e due le classifiche, sappiamo che dobbiamo risolvere i nostri problemi, ma di certo non molleremo». L'unica nota positiva? Raikkonen ora è certamente fuori dalla lotta al titolo: dovrà giocoforza aiutare il compagno a centrare l'obiettivo. Magari cercando di evitare anche i muri. Fra. Car.

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