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La scelta «di vita» di Matteo Ferrari

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Una scelta apparentemente inspiegabile, visto che la società giallorossa gli aveva offerto un contratto da un milione e mezzo netti a stagione più premi, cifre alle quali non può arrivare il club ligure. Ma Ferrari non ne poteva più di sentirsi eternamente in discussione e ha rifiutato, anche se in quel momento sperava di approdare in una «grande». Prima il Milan e poi l'Inter lo hanno corteggiato, tirandosi indietro nel momento in cui il suo ritorno a Milano sembrava cosa fatta, così il difensore ha accettato la proposta di Preziosi. A Genova, dove aveva già giocato in serie B per sei mesi quando aveva 18 anni, lo hanno accolto benissimo: gli sono bastate tre partite per dimostrare ai tifosi rossoblù che non è così scarso come in molti credono a Roma. Domenica non è riuscito a fermare Cavani, poi Gasperini lo ha sostituito perché aveva rimediato un cartellino giallo: né il tecnico né lui volevano rischiare la squalifica in vista della gara con i giallorossi. Che per Ferrari, ovviamente, ha un sapore particolare. Leader della difesa e fiore all'occhiello della campagna acquisti del Genoa insieme a Milito, domani avrà il compito di contrastare Vucinic. A novembre la fidanzata Aida Yespica gli regalerà il primogenito, nei prossimi mesi si aspetta un altro regalo da Lippi: la convocazione in nazionale. Visti i «rivali», fa bene a sperarci. Ale. Aus.

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