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Fabrizio Fabbri Un ventello di ...

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Così il 72-52 per i padroni di casa era quello che ci si aspettava e ora, con tre partite ancora da giocare, si apre un nuovo mini-torneo per la squadra di Recalcati. Che da oggi dovrà battagliare per riuscire ad entrare nel gruppo delle sei che poi, a ridosso dell'estate del 2009, dovranno giocare un raggruppamento che promuoverà l'ultima partecipante agli Europei di Polonia. La sconfitta in Serbia, dove fa impressione il poverissimo bottino di soli 52 punti insaccati, è un difficile fardello che tutto il movimento deve però dividersi. Dalla ormai imbalsamata Fip, alle prese con scandali e scandalucci (Scafati già penalizzata, Napoli addirittura a rischio radiazione), ad una Lega che non può fare orecchie da mercante di fronte a tale sfacelo. Per finire, ai giocatori, troppo presi a tutelare spazi che dovrebbe dimostrare di meritare con spirito di partecipazione e poi con le prestazioni sul parquet. Del pomeriggio belgradese rimane l'immagine di una squadra che ha lottato, alzando però le braccia di fronte alla compattezza e alla maggior tecnica dei padroni di casa. Encomiabile il trottolino Poeta, 14 punti, e buone notizie per la Virtus Roma con gli 8 punti dell'ormai recuperato Giachetti. Ora l'Italia guarda avanti con preoccupazione. L'Ungheria ha superato la Bulgaria lasciando l'Azzurra malinconicamente sola con una vittoria all'attivo. E così la sfida di mercoledì 10 a Porto San Giorgio contro i magiari riveste il sapore di ultima spiaggia.

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