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Alessandro Austini [email protected] Un antipasto di ...

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Tra loro, gli allenatori d'«elite» riuniti nel decimo forum organizzato dall'Uefa, c'era anche Luciano Spalletti. Con la sua Roma divertente e vincente ha stregato l'Europa, ora proverà a vincere la scommessa più intrigante della carriera: portare i giallorossi nella finale dell'Olimpico. Il primo vero ostacolo sarà il Chelsea di Scolari, presente anche lui nella due giorni di Nyon dove si è discusso di tattica, formula delle competizioni e rapporto con gli arbitri. Gustoso lo scambio di battute tra il tecnico romanista e il brasiliano sbarcato a Londra sulla panchina che per qualche ora Spalletti ha «assaggiato» durante l'estate. Salutandosi, i due si sono abbracciati e hanno poi dato vita ad un vero e proprio sketch: «In bocca al lupo» ha detto il toscano al collega in vista del confronto tra Roma e Chelsea nel girone di Champions. «Crepi» la pronta risposta di Scolari che parla correttamente l'italiano, «no no, vinca il lupo» ha contro-replicato Spalletti. Finita? Macché. Lasciando la sede dell'Uefa il navigato brasiliano si è messo a canticchiare «Arrivederci Roma». Ad ottobre ci sarà da divertirsi. I due tecnici si sono anche ricoperti di elogi. «Ho una profonda ammirazione per Luciano - spiega Scolari - è una persona umile, ma le sue squadre giocano un ottimo calcio e lui presto diventerà uno dei migliori allenatori a livello internazionale. Siamo molto amici, ma dovrò batterlo». «Per me è un grande onore essere in mezzo ad allenatori importanti come Scolari - risponde Spalletti, intervistato dalla Rai - mi ha hanno accolto molto bene, io ho tanto da imparare». Sulla sfida con il Chelsea: «Sarà difficile confrontarsi con una squadra dalla rosa così ampia. Soffriamo le inglesi? La mia Roma deve assumersi le sue responsabilità e tirare fuori il coraggio anche di fronte avversario che può metterti in soggezione». Prima di presentarsi allo Stanford Bridge (il 22 ottobre) i giallorossi dovranno confrontarsi con le altre due squadre del girone, Cluj e Bordeaux. Ma la stretta attualità si chiama Palermo: sabato 13, alla ripresa del campionato, serve una vittoria per superare i problemi di inizio stagione. Totti dovrebbe essere ancora spettatore. «Spero che rientri presto - chiude Spalletti - ma anche senza di lui abbiamo vinto le partite e gli altri giocatori dovranno fare altrettanto fino a che Francesco non tornerà».

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