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La lista nera si allunga di giorno in giorno: tutti gli esclusi per doping

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Azzurri a parte, fra i primi a dover rinunciare ai Giochi cinesi, lo sprinter americano Justin Gatlin sospeso nel 2006. Il 17 giugno la Federazione internazionale ha sospeso per due anni undici atleti greci di sollevamento pesi trovati positivi nel corso di alcuni test a sorpresa svolti ad aprile. Il 27 giugno uno dei dorsisti di punta della squadra di nuoto cinese, Ouyang Kunpeng, viene squalificato a vita dalla sua federazione dopo essere risultato positivo a un test antidoping eseguito il primo maggio. Lo stesso giorno undici atleti bulgari della Nazionale di sollevamento pesi vengono trovati positivi a un controllo antidoping. La Bulgaria decide di ritirare l'intera squadra dei pesi per Pechino. Il 2 luglio la Cina squalifica a vita il lottatore Luo Meng, trovato positivo a uno steroide, il clenbuterolo. L'8 luglio il Comitato olimpico romeno esclude dalla squadra olimpica la mezzofondista Liliana Popescu, positiva alla prima analisi di un controllo antidoping il 29 maggio ad Algeri. L'11 luglio il velocista greco Dimitrios Regas annuncia di essere risultato positivo al metiltrionelone, nel corso dei Campionati ellenici. Il 24 luglio la nuotatrice statunitense Jessica Hardy, già qualificata a Pechino nei 50 sl, risulta positiva a una sostanza stimolante che non viene resa nota. La lista nera si allunga il 29 luglio: niente Olimpiadi per Julien Dunkley. Lo sprinter non farà parte della Nazionale giamaicana dopo essere stato trovato positivo ai Trials. Il 31 luglio due atlete romene, Elena Antoci e Cristina Vasiloiu, vengono cancellate dalla lista olimpica per un sospetto uso di sostanze dopanti, dopo che è stata rilevata un'eccessiva concentrazione di emoglobina nel sangue.

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