Cerca
Logo
Cerca
Edicola digitale
+

Non solo Quaresma e Mancini: Inter su Joaquin

default_image

  • a
  • a
  • a

Che però: primo, non si è fissato solo su Ronaldinho, ma cerca il miglior affare tenendo conto del parametro qualità-prezzo. Secondo: per prendere il brasiliano e potergli garantire l'ingaggio a cui è abituato, come sottolinea ancora Galliani, «bisogna che il costo del suo cartellino sia vicino allo zero». E allora ecco la soluzione del prestito: ideale per i rossoneri, molto meno per il Barcellona (ieri le elezioni per la presidenza: oggi scrutinio), che con la cessione del talento brasiliano e di Samuel Eto'o deve fare cassa per potersi permettere di portar via all'Arsenal (per il secondo anno consecutivo, dopo l'acquisto dodici mesi fa di Thierry Henry) il suo miglior attaccante: ad oggi Emmanuel Adebayor. La trattativa prosegue, ma nonostante la preferenza dichiarata da Ronaldinho per il club di via Turati se in Catalunia non dovessero ricevere un'offerta di sostanza da parte del Milan la strada più probabile diventerebbe quella che porta a Londra, sponda Chelsea, dove con Scolari e tanti campioni, tutto sommato, il brasiliano potrebbe non rimpiangere troppo Kakà e soci. Nei Blues però non troverebbe più Didier Drogba, ormai sicuro partente. Non dovesse concretizzarsi il suo scambio alla pari con Robinho, l'ivoriano quasi sicuramente realizzerebbe il suo vecchio sogno di venire a giocare, e a vivere, a Milano. Galliani, anche in questo caso, è convinto che sia il Milan ad essere in cima ai suoi pensieri, ma Mourinho e una cassa più piena potrebbe anche convincerlo a indossare il nerazzurro. Anche perché ormai tra Abramovich e Moratti si potrebbe cominciare a pensare a dei pacchetti promozionali. Con Lampard a un passo e Carvalho in rampa, un tre per due risolverebbe di colpo tutti i problemi «centrali» del mercato interista. A quel punto a Mourinho mancherebbero solo gli esterni, col nome di Joaquin del Valencia (che per trattenere i gioielli Villa e Silva deve rinunciare al laterale) che si aggiunge come valida alternativa a quelli soliti di Quaresma e Mancini. Molto, se non tutto, si deciderà questa settimana. A cominciare dall'affaire Lampard, giunto alla resa dei conti. Conterà di più la lettera pubblicata su People da Deco nel tentativo di convincerlo a restare Blues o le parole di Ibrahimovic, che l'ha conosciuto durante le vacanze dell'inglese a Taormina? Meglio i soldi di Abramovich, superiori a quelli offerti da Moratti, o il carisma dell'ex Mourinho? La sensazione generale, suffragata da qualche mezza parola del diretto interessato, lo dà il 16 luglio già in ritiro in maglietta e pantaloncini, rigorosamente nerazzurri.

Dai blog