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Tocca a Camoranesi, Aquilani può aspettare

Donadoni

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Ma le sorprese sono sempre dietro l'angolo e Aquilani sta cercando in tutti i modi di guadagnarsi uno spazio importante nella gara di domenica contro la Spagna. E non si deve parlare di bocciatura per il romanista che anche nella seduta di ieri è apparso uno dei più brillanti. È solo una scelta, il campo poi stabilirà se la voglia di non rischiare il talento giallorosso in una sfida così decisiva avrà premiato il cittì che nutre comunque una grande stima nei riguardi del centrocampista romano. Nei minuti finali della partita di martedì Aquilani ha confermato le sue doti tecniche che potrebbero però venire svilite dai palleggiatori spagnoli. Meglio schierare un giocatore più dinamico che possa contrastare di più e andare a strappare palloni ai talentuosi dirimpettai: questo in sintesi il pensiero di Donadoni che però sta ancora valutando la situazione. Il centrocampo, naturalmente, girerà intorno a Daniele De Rossi che avrà maggiori compiti di regia vista l'assenza di Pirlo. Il grande merito di Donadoni è stato quello di aver capito l'errore della prima partita quando, con una scelta scellerata, aveva lasciato in panchina il direttore d'orchestra della Roma. Il premio dell'Uefa per essere stato il migliore in campo nella sfida contro la Francia certifica l'abbaglio del cittì che però ha avuto l'umiltà di riprendersi in tempo. Nessun dubbio su chi dovrà prendere il posto di Gattuso, anche lui fermato dal secondo «giallo» rimediato nella sfida contro la Francia: ci sarà Ambrosini. L'Italia che tra due giorni si giocherà l'accesso alle semifinali è già fatta. E sarà una conferma in blocco di quelli che hanno piegato la squadra di Domenech conquistato anche grazie alla vittoria dell'Olanda un posto tra le prime otto d'Europa. Proprio Ambrosini fissa l'obiettivo della spedizione italiana in Austria e Svizzera: «Adesso stiamo bene e vogliamo arrivare fino in fondo. Nell'ultima partita la sorte ci ha risarcito di quanto ci aveva tolto contro Olanda e Romania, ora vogliamo la semifinale. Nelle prime gare ci aveva girato tutto storto, la sconfitta nell'esordio era ingiusta nelle proporzioni e molto legata ad episodi sfortunati. Troppe feste dopo la qualificazione? Bah, non credo. C'è stata tanta gioia per il risultato conseguito ma nulla più. La Spagna? Va elogiata in blocco non solo gli attaccanti che pure sono straordinari. In mezzo al campo hanno tanta qualità, dovremo pressare bene». Anche Camoranesi teme il possesso-palla dei prossimi avversari: «Il loro gioco è molto bello da vedere, sono bravissimi a gestire il pallone per poi attaccare con molti uomini. Servirà grande attenzione ma l'Italia che ha eliminato la Francia può arrivare alla finale».  

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