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Fabrizio Fabbri Ventidue ...

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Grande protagonista della gara Kevin Garnett, autore di 26 punti e 14 rimbalzi, ma ottima prestazione anche di Rajon Rondo (21 punti, 8 assist, 7 rimbalzi e 6 palle rubate). «La loro difesa è stata eccezionale, ma a volte non siamo stati abbastanza intelligenti», ha detto uno sconsolato Phil Jackson, coach dei Lakers. Sessantasei partite vinte nella regular season per guadagnare il vantaggio del campo di casa nella serie finale è stato il biglietto da visita della cavalcata vincente. A Roma, nel fortunato training camp dello scorso ottobre culminato nella partita contro la Virtus, Doc Rivers ha plasmato una squadra affamata di successo, capace di rinunciare ad un centro dominante e di farsi guidare dall'energia ancora acerba di un play giovanissimo come Rajon Rondo. «Un anno fa, in questo periodo, probabilmente stavo giocando a golf e pensavo a come avremmo potuto migliorare la squadra», è la considerazione del coach che ha sconfitto il mito Phil Jackson. «In questi playoff siamo stati perfetti - ha proseguito Rivers - in attacco e in difesa. Volevamo essere aggressivi sin dall'inizio e ci siamo riusciti. La squadra ha dimostrato di essere cresciuta e di aver trovato gli automatismi giusti in campo, oltre ad una mentalità vincente che si è vista quando la pressione è andata crescendo nel corso della finale». Il pensiero va anche ai tre leader. «Pierce, Garnett e Allen hanno avuto la capacità di fidarsi degli altri compagni di squadra e hanno ottenuto quello che nemmeno il denaro può comprare: il titolo». Il tabù è stato sfatato e anche Paul Pierce, votato Mvp della serie può finalmente gioire. «Penso che farò festa per le prossime quattro settimane. Adesso non vivo più all'ombra degli altri grandi. Ora ho il mio posto nella storia». E chi ha scacciato dalla spalla la scimmia di sentirsi un perdente di successo è Kevin Garnett. «Tutto è possibile - dice l'ex di Minnesota - ora sono sul tetto del mondo». L'ultima immagine è l'abbraccio con il mito, Bill Russel, mentre Kobe Bryant ed i suoi Lakers, sconfitti ma a testa alta, già corrono alla prossima stagione per provare a portare la loro rivincita.

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