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il diritto di essere protagonisti

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Nessuna reale sorpresa dalla lista dei ventiquattro per il raduno di Coverciano, poi ci sarà un'esclusione comunque dolorosa per l'interessato, ma almeno in teoria non destinata a sollevare polveroni polemici. Considerata anche la densità dei rispettivi reparti, dovrebbe rimanere a casa un centrocampista, tra Montolivo e Aquilani. Ma anche se il romano non ha giocato molto quest'anno, per colpa di infortuni e forse terapie non sempre gestite al meglio, l'esperienza e probabilmente anche il tasso qualitativo dovrebbero suggerire di tenere ancora il giovane viola in lista d'attesa. Scontata la chiamata di Alex Del Piero, al termine di una stagione da fenomeno, non certo sorprendente la prova d'appello accordata a Cassano. Chiaro che non dovrà essere Donadoni a suggerirgli atteggiamenti in linea con la fiducia ricevuta. A ventisei anni dalla vita e dai propri scivoloni qualche insegnamento è fondamentale trarlo. Ha perduto molti pezzi, la pattuglia protagonista di Berlino: dopo il volontario addio di Nesta e Totti, ma anche di Angelo Peruzzi, problemi fisici hanno tolto di mezzo Oddo e Iaquinta. Semplice scelta tecnica, invece, per Barone, Zaccardo, Gilardino e Inzaghi, quest'ultimo in gran vena nel finale di stagione ma, per caratteristiche, inadatto al ruolo di vice-Toni. Tra i nuovi, due fedelissimi del cittì come Panucci e Di Natale, reduci da campionati giocati ad alto livello, gli emergenti Quagliarella e Borriello, il primo già collaudato, un Chiellini già gigante nella nuova posizione di centrale. Schiera compatta, gli avversari saranno durissimi, ma l'Italia ha il diritto di reclamare un ruolo da protagonista.

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