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Troppa la «pressione» su De Rossi

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Per quanto riguarda la Roma, il doppio turno, ha diluito in una settimana l'amarezza di una sconfitta che era nell'aria fin dall'andata. Ma come sarebbe andata la partita di Manchester se De Rossi non avesse sbagliato quel maledetto calcio di rigore? Sarebbe raddoppiato il vigore della Roma, sarebbero aumentate le paure del Manchester? Nessuno può dirlo. Azzardo, senza avere né testimonianze, né conoscenze dirette, del problema, l'ipotesi di un eccessivo carico di responsabilità che, quasi all'improvviso, l'indisponibilità di Francesco Totti ha caricato sulle spalle di De Rossi. Il campo ed il pubblico gli avevano già attribuito il ruolo di «capitan futuro» anche se le gerarchie interne hanno assegnato la fascia a Panucci. Tuttavia mi rimane il sospetto che forse De Rossi non fosse ancora pronto a rilevare un testimone così pesante per la straordinaria caratura del predecessore. Mi sfiora soltanto il ricordo di un calcio di rigore battuto a cucchiaio dallo stesso De Rossi e non vorrei che già in quella scelta, discutibile ed inutilmente ambiziosa, ci fosse il desiderio di essere obbligato ad imitare, anche nei dettagli, un giocatore che nella Roma e per la Roma ha un'importanza ed una personalità che probabilmente non trova riscontro nella storia di nessun altro club italiano. Voglio dire che a Roma e per la Roma Totti rappresenta più di quanto abbiano rappresentato Giuseppe Meazza per l'Ambrosiana, Valentino Mazzola per il grande Torino, Giancarlo Antognoni per la Fiorentina, Giorgio Chinaglia per la Lazio, Gianni Rivera per il Milan e - forse - anche Maradona per il Napoli. Questa galleria non vuole avere la pretesa di stabilire gerarchie di nessun genere ma solo sottolineare lo speciale rapporto che esiste tra Totti ed i tifosi della Roma. Mi rendo anche conto che se De Rossi avesse ripetuto l'impeccabile esecuzione del calcio di rigore che aveva dato alla Roma il faticoso ma importante successo sul Genoa, non solo la storia della partita di Manchester avrebbe potuto essere diversa, ma questo articolo non sarebbe stato mai scritto e non avrebbe trovato alcuna ragione. È solo il tentativo di cercare, tra le tante, una spiegazione ed al tempo stesso una giustificazione. De Rossi si accontenti di essere uno dei migliori centrocampisti del mondo e non cerchi di essere, in nessun modo, il sostituto di Francesco Totti.

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