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Bolelli tiene in corsa l'Italia

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Simone Bolelli, confermando i progressi che aveva già mostrato in una sfortunata partita perduta contro Nikolay Davydenko a Miami pochi giorni fa, ci ha portati in vantaggio battendo un avversario come Ivo Karlovic che è numero 18 nella classifica mondiale. Prima di parlare delle insolite ma comunque significative circostanze che hanno favorito il suo successo devo aggiungere che mi sarei aspettato qualcosa di più da Andreas Seppi, battuto in tre set da un giocatore che, classifica a parte, è certamente il più probabile successore di Goran Ivanisevic e di Ivan Ljubicic. Ancic, se questo può significare qualcosa, è l'ultimo giocatore ad aver battuto Roger Federer a Wimbledon, prima che il campione svizzero infilasse una serie (ancora in corso) di 35 vittorie consecutive nel più importante torneo del mondo. Simone Bolelli la sua partita l'aveva già vinta, almeno per tre quarti, prima ancora che a metà del secondo set Ivo Karlovic si infortunasse. Infatti a quel punto il nostro giocatore aveva già un set ed un break di vantaggio. Era stato bravissimo, il bolognese, a contenere la scontata superiorità del suo avversario nel servizio (alla fine ho contato 25 aces contro i 4 dell'azzurro). Ha annullato con bravura pari al coraggio le quattro palle break che Karlovic si era procurato nel primo set e soprattutto il set-point che ha dovuto affrontare sul 6 a 7 nel tie-break prima di riuscire a chiuderlo con una perfetta volee di dritto. Non meno importante nell'economia della partita la capacità, da parte di Simone, di non farsi distrarre dalla situazione che si era creata, di tenere gli scambi, di preoccuparsi soprattutto di spostare il suo avversario e di accettare senza avvilirsi quei siluri che Karlovic gli scaraventava dai suoi 208 centimetri di altezza. Per quanto riguarda il secondo singolare, Ancic ha preso il controllo del gioco e del punteggio fin dall'avvio. Seppi ha avuto dei buoni momenti nel secondo ed ancora nel terzo set ma, al contrario di Bolelli, non è stato abbastanza aiutato dal servizio. A questo punto diventa purtroppo importante, se non proprio decisivo il doppio, dove siamo costretti a procedere per tentativi. Dovrebbero giocare Bolelli e Starace; nessuno dei due è uno specialista come forse non lo sono nemmeno Ancic ed il giovane Cilic (probabile sostituto di Karlovic) che però hanno caratteristiche forse più adatte al doppio.

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