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Un ostacolo ben oltre l'apparenza

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Una partita perduta anche per qualche episodio sfortunato, ma principalmente per una inadeguata interpretazione rispetto al copione scritto dal tecnico, che certamente non aveva chiesto ai suoi un atteggiamento così morbido per buona parte della gara. Poiché la logica e il gioco delle percentuali impongono quasi scontate priorità, la quasi immediata ripresa di contatto con il campionato detta l'esigenza di lasciarsi alle spalle la sconfitta con l'United, forse ingenerosa nelle proporzioni. Concentrarsi, insomma, sul tentativo di rincorsa alla vetta, che l'Inter tuttora presidia con un non irrilevante vantaggio di cinque punti effettivi, sempre per la legge dello svantaggio nel doppio scontro diretto. Per far restare in vita queste legittime ambizioni, si dovrà superare un ostacolo il cui coefficiente di difficoltà va ben oltre i ventitré punti che attualmente dividono la Roma dal Genoa, una delle formazioni più in forma in questo periodo. Con la squadra di Gasperini incoraggiata dalla prospettiva di avere poco o nulla da perdere: visto che la classifica le offre come massimo traguardo, non so quanto gratificante, un approdo alla Coppa Uefa, competizione lunga e massacrante, circa otto mesi prima di arrivare a trentadue squadre superstiti per l'eliminazione diretta. Con qualche problema di formazione, Pizarro squalificato e Aquilani in forse, la Roma dovrà dare il meglio di sé per centrare una vittoria alla quale il momento del campionato non concede alternative. Visto che martedì all'Old Trafford ci sarà comunque da assolvere con dignità l'impegno, al di là di sogni proibitivi, forse vedremo qualche avvicendamento, magari Giuly per Taddei, un posto garantito per Cicinho, Juan almeno in panchina. Totti da salvaguardare, secondo me, al di là della trasferta inglese, per un finale di stagione al quale è ancora possibile rivolgere richieste ragionevoli.

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