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Lorenzo fa paura, Rossi insegue

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Ha il volto sbarazzino e un sorriso che fa invidia al sole che sovrasta le colline andaluse Jorge Lorenzo. Il ventenne deb iberico ha intascato la seconda pole-position consecutiva e, sulla pista di casa, ha martellato gli avversari con la regolarità di un attrezzo pneumatico. Infliggendo sei decimi di secondo a un risorto Daniel Pedrosa, secondo miglior tempo con la Honda. Che la pole di Jerez fosse propensa a parlare spagnolo lo si era intuito, soprattutto in un Gp che per i piloti locali ha il vago sapore di corrida. Davanti a prati e tribune spalmati di tifoserie calorose, l'imperativo è da sempre lo stesso: o si vince o ci si sbatte per terra . Per dimostrare al pubblico di aver dato il massimo. Ecco perchè da pochi spiccioli è cresciuto a sei decimi il divario di Lorenzo, ecco perchè Pedrosa ha messo le sue ruote in prima fila. C'è riuscito anche il texano Colin Edwards, protagonista nella mattinata di un numero da rodeo e per poco rimasto col sedere sulla sella, con la seconda delle Yamaha. Non Valentino Rossi, quinto e preceduto anche dallo statunitense Nicky Hayden. S'è morso la lingua il re folletto. Perchè dopo aver sparato contro il crescente potere dell'elettronica, ha perso la scintilla nel finale del turno di qualifica. Bizzarria dei circuiti o guasto vero e proprio non è dato a sapere ma certo è che al riccioluto di Tavullia s'è spento il motore quando era il momento di montare al retrotreno e spalmare sull'asfalto la terza e ultima Bridgestone da qualifica. Gomma risparmiata ma quinto tempo sui monitor. Sarà quindi costretto a cercare la rimonta dalla seconda fila e, vista la supremazia palesata da Lorenzo, a puntare al podio. Così ha detto, di solito mantiene le promesse. Bisognerà vedere cosa accadrà quando davanti al colorato tifo iberico Lorenzo e Pedrosa faranno scintille. I due, la tensione tra loro si affetta come le lame, già ne hanno fatte in serata, a motori spenti. Dopo le prove il mallorchino, preso dall'euforia della pole, ha teso la mano al piccolo Pedrosa ma Daniel non ha accettato il saluto. Tutto un programma. Il re folletto ha ammesso la supremazia di Lorenzo pur su una pista che gli ha sempre strizzato l'occhio e regalato successi a iosa. Solo settimo Casey Stoner. L'australiano della Ducati non solo s'è visto soffiare il ruolo di pilota Bridgestone più veloce, finito nelle mani di Valentino, ma anche linee di griglia. E scattare al via di Jerez dalla settima fila non sarà semplice. Spagnola anche la pole-position della classe 250, grazie ad Alvaro Bautista, capace di precedere il finlandese Mika Kallio e il connazionale Alex Debon. Nella 125 è spuntato ancora il visetto fresco di Bradley Smith.

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