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Fabrizio Fabbri La medicina ...

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Il successo, concomitante con la sconfitta di Avellino che era stata preceduta sabato da quella di Montegranaro, fa riagganciare Roma al gruppo delle seconde, con la sfida di domenica prossima in Irpinia che s'annuncia decisiva per la definizione del tabellone playoff. Per capire se quella contro Treviso sia stata vera gloria e se la convalescenza sia terminata, ecco allora il doppio banco di prova, perché la gita in Campania sarà preceduta dalla durissima sfida d'Eurolega di giovedì contro il Cska Mosca. Della partita contro la Benetton rimane la sensazione di una squadra, la Lottomatica, che ha cercato costantemente il gioco in velocità trascinata da Ukic, il migliore, che ha dettato con sapienza i ritmi innescando alla perfezione i compagni e trovando un paio di assistenze, nello specifico a Crosariol e Hawkins, da far spellare le mani. In ripresa Lorbek, anche se gli avversari biancoverdi avevano la consistenza dell'argilla, e molto bene Jaaber. Roma ha fatto il compitino, con diligenza e precisione, attaccando con pazienza la zona e cercando i suoi lunghi, nel tentativo di fare la pace con la sua gente, che alla fine l'ha applaudita. Ora c'è da capire cosa passi nella testa di Ray, o per i suoi doloranti piedi, per assegnare in campionato, dove Repesa deve ricorrere al turn-over, gerarchie precise. Stefansson ha mostrato, così come De La Fuente, la propria utilità: il ragazzetto del Bronx per riprendere considerazione nelle gerarchie dovrà mettersi sotto. Perché, nella fase calda della stagione, la Virtus ha bisogno di gente che butti il cuore oltre l'ostacolo

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