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Domenico ...

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L'atleta delle Fiamme Gialle ha festeggiato così nel migliore dei modi il suo ritorno alle competizioni avvenuto solo tre settimane e quattro gare fa: prima di allora, la sfortuna l'aveva presa di mira con la rottura del legamento crociato del ginocchio (febbraio 2007) e con lo stop impostole dai medici per un problema cardiaco ormai superato. La Fanchini, sulla pista Banchetta-Nasi che durante le Olimpiadi aveva visto protagonisti solo i maschi, ha così mostrato cattiveria e grande classe nonostante una condizione forzatamente lontana da quella auspicata, eguagliando così il terzo posto di Lake Louise del dicembre 2006. «Non mi sarei mai aspettata di arrivare terza, mi alleno seriamente solo da quindici giorni dopo lo stop dovuto alla serie di guai che mi hanno perseguitato nell'ultimo anno. Devo però dire che sono sempre rimasta fiduciosa, non ho mai perso la speranza di tornare un'atleta di vertice. Mi sono presa la rivincita nei confronti del destino: mi è servito l'esempio di Denise Karbon, che mi ha sempre incitato a non mollare». Oltre al podio della Fanchini, la squadra azzurra raccoglie anche una serie di buoni piazzamenti: Elena Fanchini, sorella maggiore di Nadia, ha chiuso quattordicesima, Verena Stuffer quindicesima e Daniela Merighetti sedicesima. Qualche centinaio di chilometri più a nord, sulle nevi austriache di Garmisch che ospiteranno i Mondiali 2011, Manfred Moelgg si arrendeva in slalom solo al padrone di casa Reinfried Herbst. Peraltro, complice anche la cattiva giornata di Grange, finito oltre il ventesimo posto, l'azzurro si è portato a 91 punti dallo stesso francese nella classifica di specialità: con tre slalom ancora da disputare, tutto potrebbe davvero succedere. Al podio di Moelgg, vanno poi aggiunti lo splendido quarto posto di Cristian Deville, sempre più sicuro e continuo, il 13° di Patrick Thaler e il 15° di Giorgio Rocca.

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