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All'argomento ho già dedicato un ...

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A monte c'è una vergognosa norma stabilita dal Comitato Olimpico Internazionale per poter avere il calcio ai Giochi senza peraltro intaccare il prestigio della Coppa del Mondo. Il calcio, che evidentemente non c'entra nulla con la storia e soprattutto con lo spirito delle Olimpiadi, è comunque gradito ospite perché vende molti biglietti e si porta dietro l'interesse mediatico. Il pessimo compromesso (lo sono quasi tutti) studiato per salvare la capra (la presenza del calcio) ed i cavoli (il valore del mondiale) prevede un limite d'età ma anche la possibilità da parte di tutte le rappresentative di inserire dei fuori quota. E' un compromesso osceno perché nessuna delle discipline più importanti e più nobili del programma olimpico prevede per i propri partecipanti un limite anagrafico. A scandalo si aggiunge scandalo quando nel tentativo di assicurare una migliore qualità tecnica e magari la partecipazione di qualche star in più si introduce il principio del «fuori quota». E' inutile spendere una sola parola di più per dimostrare come questo rattoppo confermi una volta di più l'estraneità del calcio nei confronti di una manifestazione che non gli appartiene. Alle Olimpiadi del 1932, svoltesi a Los Angeles, il calcio non fu nemmeno presente mentre nel 1920 ad Anversa la finale tra la squadra locale e quella cecoslovacca fu sospesa per ritiro dei ceki. L'elenco delle squadre che hanno vinto le Olimpiadi è talmente diverso da quello delle squadre che hanno vinto la Coppa del Mondo da far sospettare che si tratti di due sport diversi. Il Brasile, che ha vinto la Coppa del Mondo 5 volte non ha mai vinto le Olimpiadi, l'Italia, quattro volte mondiale, ha vinto solo una volta, nel 1936 a Berlino. Il problema dei fuori quota, oltre a rappresentare un oltraggio allo spirito olimpico ha determinato, come dicevo all'inizio, un conflitto tra Casiraghi ed i dirigenti del nostro sport. Il tecnico vorrebbe portare a Pechino la squadra che si è meritata la qualificazione, i dirigenti vorrebbero invece mettere in campo la squadra più forte nella speranza di poter arricchire il medagliere. Un'ulteriore complicazione deriva dal fatto che il torneo olimpico coincide con le date dei preliminari della Champions. E' un brutto pasticcio che nasce da un altro pasticcio. Se si ritiene che il calcio debba essere presente alle Olimpiadi gli si consenta di andarci con il vestito migliore (senza limiti di età e quindi senza fuori quota) oppure lo si lasci a casa. Questo direbbe la logica ma lo sport, anche ai massimi livelli, spesso la dimentica.

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