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Rino Tommasi NAPOLI Per fortuna ci ...

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Certo avessimo incontrato la Spagna quindici anni fa quando loro avevano due campionesse capaci di vincere cinque titoli del Grande Slam (quattro con Arancia Sanchez, uno, ma quello prestigioso di Wimbledon, con Conchita Martinez) avremmo imprecato contro la crudeltà del sorteggio. Oggi invece possiamo permetterci di guardare con serenità ad un confronto nel quale valutazioni tecniche e matematiche ci garantiscono buoni margini di tranquillità. Con la Spagna in Federation Cup abbiamo vinto due anni fa a Saragozza con una Schiavone in cattiva condizione. Oggi invece la nostra più forte giocatrice è reduce da alcune buone prestazioni in Australia mentre dovrebbe avere completamente recuperato una condizione accettabile Flavia Pennetta, che ha ormai dimenticato i problemi che l'anno tormentata l'anno scorso. Tra l'altro per una fortunata coincidenza, anche in questa occasione la nostra squadra può contare su favorevoli situazioni di partenza. Infatti la Spagna ha rinunciato all'ultimo momento a Virginia Ruano Pascual, il cui apporto sarebbe stato probabilmente limitato al doppio, che in Federation Cup si gioca come ultimo incontro e quasi sempre a risultato già acquisito. A parte l'assenza della Ruano Pascual, c'è stata un'altra variazione nel campo spagnolo per la scelta di Nuria Llagostera al posto di Lourdes Dominguez, meglio classificata. Mi piace sperare che i quattro singolari rendano inutile o superfluo l'ultimo incontro. Infatti per ragioni misteriose il doppio, che in Davis è l'incontro centrale e spesso decisivo, in Federation Cup è collocato alla fine quando ormai i giochi sono quasi sempre già fatti. Il programma Oggi ore 15: Schiavone-Llagostera, a seguire Pennetta-Garrigues. Domani ore 13.30: Schiavone-Garrigues, a seguire Pennetta-Llagostera, poi l'eventuale doppio Errani e Garbin-Lino e Suarez.

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