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Tiziano Carmellini ...

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Tutto con il minimo sforzo. Alla Samp manca Cassano e si vede, ai 25.000 dell'Olimpico invece il barese non manca nemmeno un po', ma non dimenticano di passarlo in rassegna con qualche coro molto poco televisivo. La Roma si presenta con una difesa inedita: Panucci e Cassetti a far coppia centrale davanti a Curci preferito tra i pali a Doni. Ma il giovane portiere giallorosso non farà in tempo a godersi la sua serata di gloria: all'undicesimo, con palla lontana, si tocca la coscia destra e chiede il cambio. Il probabile stiramento spalanca la porta al padrone di casa, Doni, che si alza dalla panchina per la gioia del popolo romanista. Ma il brasiliano, così come Mirante, avrà poco da fare nella prima frazione di gioco, a tratti inguardabile. La Roma da una parte si accontenta, forse anche un po' scarica forte del risultato dell'andata che le fa andar bene un pari e reti inviolate. Dall'altra la Samp venuta all'Olimpico per difendersi, si presenta con una difesa a tre (in realtà a cinque), alla quale si aggiungono in fase di copertura ben tre mediani. Insomma un muro di gente messa là davanti che blocca tutto o quasi. E la squadra di Spalletti non sembra aver gran voglia di arrembaggi all'arma bianca, trotterella col pallone al piede e bisognerà aspettare trentaquattro minuti per vedere il primo tiro in porta della partita: Giuly da fuori con Mirante che si salva in angolo. È la scossa che movimenta un pò, ma nemmeno tanto, la serata. Nove minuti dopo mezza girata in area di Aquilani: alta. Finalmente una boccata di Samp al 44' con Bellucci che incorna sul primo palo: Tonetto respinge col corpo per Doni. Fino alla botta da fuori di De Rossi (46') che alza poco sopra la traversa di Mirante e concede a tutti, spettatori compresi, il riposo. Fin qui poca roba. La ripresa va un pò meglio con la Samp che parte a testa bassa. Due le occasioni in avvio: al 2' testa di Bonazzoli che stacca in area su Cassetti e tre minuti dopo Taddei salva sulla linea il tocco, da distanza ravvicinata, di Campagnaro. È il campanello d'allarme che sveglia la Roma e la riporta in campo. Al 16' la svolta: Aquilani recupera un gran pallone a centrocampo e lancia a rete Mancini. Il brasiliano fa tutto da solo, doppio passo sul povero Sala e botta a rete che trafigge Mirante e spalanca la strada della semifinale alla Roma: cinquecentesimo gol della storia in coppa Italia per la squadra giallorossa. Gli uomini di Spalletti, nonostante un Totti ancora a mezzo servizio, potrebbero chiudere più volte il discorso ma si perdono negli ultimi metri. Così Doni ha il tempo di guadagnarsi la pagnotta su Bellucci, Spalletti di cambiare un capitano stanco con Perrotta e di mettere Pizarro al posto di Giuly per portare a casa una qualificazione importantissima. E... con il minimo sforzo, bene così.

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