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Ancelotti: c'era rigore per noi

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Dopo il 2-1 inflitto al Milan, il tecnico jesino analizza la partita in maniera distaccata, ma non risparmia di affondare il colpo: «I nostri avversari hanno fatto poco per segnare, certo è stato bravo Pirlo sulla punizione, ma a parte quell'occasione non abbiamo corso grossi pericoli. Poi è chiaro che nel finale butti la palla in mischia e può succedere qualsiasi cosa». Un Mancini orgoglioso che difende la sua creatura e il suo stesso lavoro: «Non ricordo squadre vincenti senza grossi campioni; io faccio il mio lavoro, e credo di farlo abbastanza bene, anche se si può sempre migliorare». Ancelotti, ovviamente, la vede diversamente: «In campo c'è stato grande equilibrio, l'Inter ha giocato più fisicamente perché ne ha le possibilità, ma determinanti sono stati gli episodi: sull'1-0 per noi, Cambiasso ha tirato giù Kakà in area, e se l'arbitro ci avesse dato il rigore, magari staremmo raccontando una partita diversa. Tra l'altro anche sul 2-1 per l'Inter c'è una trattenuta di Jiménez su Pirlo». Il tecnico rossonero si rilassa solo quando ricorda che a gennaio avrà a disposizione il brasiliano Pato: «Sarà un regalo non solo per me, ma per tutto il calcio italiano». Gra. Mar.

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