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L'Inter scappa via

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Al 4' il paradigma della serata: Fini sulla sinistra affronta Maicon, finta, inversione a U, controfinta, altra inversione, e continuerebbe per mezz'ora se il brasiliano (sospirando, appunto) non gli togliesse la palla, con la massima naturalezza e facendogli pure tunnel: una scena strappalacrime, se solo sugli spalti ci fosse qualcuno per piangere (tra freddo e crisi del Cagliari, il grosso del pubblico è a casa, malgrado la visita della capolista). L'Inter carbura lentamente, ma già qualche lampo si intravede in un'apertura intelligente di Cambiasso non colta da Crespo (5') e in una conclusione potente di Suazo (8'). In mezzo, due bei tiri di Conti (uno su punizione) e una scivolata inoffensiva di Acquafresca su assist radente di Fini, con un Cagliari bravo a tenere il campo. I pericoli veri però li creano gli ospiti: al 28' Maicon scende a destra, mette in mezzo a Cruz che appoggia a Crespo, il cui rasoterra è appena largo; al 34' Chivu da 30 metri inventa un sinistro che manda il pallone a colpire in pieno la traversa. In tutti i modi (certo non demeritando), il Cagliari salva la pellaccia e va al riposo sullo 0-0. Nella ripresa, Chivu è ancora protagonista: al 10' ruba la palla in mezzo al campo, se la porta a spasso per 20 metri e tira ancora da fuori. Marruocco la prende ma la ribatte lì davanti, proprio dove c'è Suazo in agguato: ma da 9 metri e col portiere a terra, l'honduregno a porta vuota riesce a mandare fuori, con un tiro talmente brutto che meriterebbe la certificazione ISO 9000. Mancini non fa in tempo a pensare ad un acconcio supplizio a cui sottoporre Suazo (che forse non voleva infierire sulla sua ex squadra), che San Cruz gli ridisegna il sorriso sul volto: è il 12' quando l'argentino scambia proprio con Suazo al limite dell'area, si accentra, finge l'intenzione di aprire a destra per Crespo ingannando così Agostini, e incrocia in spaccata un destro malefico sul palo lontano, dove Marruocco non arriva. Il tecnico nerazzurro, a vantaggio acquisito, rimette in cambusa il tridente (fuori Crespo, dentro Cesar). Anche Sonetti, sull'altra sponda, prova a cambiare, con Larrivey e Budel, ma il rompicapo è insolvibile: purtroppo per Nedo, il Cagliari in rosa non ha i nuovi Platini e Boniek. Gli isolani non pungono, l'Inter punisce: al 33' Cesar accelera a sinistra e crossa in corsa per Cruz che anticipa di testa Marruocco, ma sulla linea c'è Bianco a salvare, rinviando di un solo minuto la definitiva capitolazione: sul corner, Cordoba incorna e Marruocco salva, ma la palla sbatte su Parola e finisce sul piede di Suazo che stavolta, da un metro e mezzo, può tranquillamente non esultare, ma non può fisicamente non segnare. E il 2-0 consegna all'Inter un nuovo allungo sulla Roma e un Natale serenissimo, se anche nel derby della prossima settimana non tutto dovesse andare come spera Mancini.

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