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Giancarlo Baccini A patto ...

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Lo spettacolo sportivo è più bello se c'è equilibrio tra le forze in campo (e quegli zucconi del calcio italiano non vogliono capirlo...), dunque un terzo team in grado di vincere non può che essere benvenuto. Certo, rispetto al 2007 ci perderemo le lotte fratricide in casa McLaren, ma secondo me anche questo è un vantaggio: per l'immagine di una disciplina sportiva l'eccesso di tensione, alla lunga, diventa controproducente. Oltre allo spettacolo, ovviamente, a guadagnarci sarà la scuderia francese, che ritroverà non soltanto un pilota vincente ma soprattutto un elemento-cardine di sviluppo, un uomo attorno al quale ricostruire un ambiente coeso e motivato. Naturalmente ci sarà anche chi ci rimetterà. In cima alla lista va messa proprio la McLaren, alla quale Alonso aveva fra le altre cose portato in dote le sue rimarchevoli doti di collaudatore. E' vero che la spy-story ha chiarito che il rapidissimo adattamento del team alle gomme Bridgestone dipese anche dalle informazioni trafugate alla Ferrari, ma il contributo del pilota spagnolo fu comunque decisivo. Insomma, nel 2008 Hamilton dovrà cavarsela da solo e non posso non ricordare come, stando ai bene informati, parte delle difficoltà da lui incontrate nel suo catastrofico finale di stagione siano dipese dal fatto che Alonso non gli passava più la sua telemetria, leggendo la quale l'inglesino copiava gli assetti. I più colpiti, dopo la McLaren, saranno i due piloti 2007 della Renault, Fisichella e Kovalainen, rimasti entrambi a piedi. A noi italiani interessa soprattutto la sorte del primo. Fra un mesetto Giancarlo compirà 35 anni. E' in F1 dal '96, ha corso 196 gran premi e ne ha vinti 3. Pilota raffinato, veloce, sensibile ma anche delicato, ha avuto la sfortuna di trovarsi sempre al posto sbagliato nel momento sbagliato. Dicono che abbia buone chances di correre ancora perché nei test di Jerez avrebbe "ben impressionato" i tecnici della nuova squadra "Force India" (e ci sarebbe mancato altro!...). Ma se fossi in lui ci rifletterei bene. Che senso avrebbe, per un pilota con il suo blasone e le sue qualità, arrancare nelle ultime posizioni della griglia? Il ritorno di Alonso alla Renault, infine, potrebbe avere riflessi negativi anche sulla Ferrari. Da due punti di vista. Uno è quello mediatico. Vedrete, infatti, che questa storia della clausola che permetterebbe allo spagnolo di liberarsi a fine stagione per trasferirsi a Maranello diventerà un tormentone che perseguiterà Raikkonen e Massa per tutto il 2008. E il nervosisimo sarà inevitabile, a dispetto della blindatura contrattuale di cui entrambi godono. Il secondo riflesso negativo dipenderà dal fatto che nella lotta per il titolo piloti la Ferrari sarà l'unico team con due galli nel pollaio. Mentre Hamilton e Alonso raccoglieranno tutto il raccoglibile, Raikkonen e Massa si toglieranno punti a vicenda, proprio come è avvenuto quest'anno. E non sempre gli avversari ti regalano un titolo facendo harakiri...

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